Trebisacce-15/04/2012: Franco Mundo presenta la lista ” Vivere Trebisacce”
Franco Mundo ha esordito rivendicando con forza la connotazione politica della propria compagine, proprio in un momento in cui forte è il distacco della gente dai partiti, argomentando che tale allontanamento è dovuto proprio a quelli che utilizzano la politica per meri fini ed interessi propri, invece che per le esigenze generali e della comunità.
In questo contesto , ritenendo il suo impegno politico consono a quelle che sono le aspettative della gente, ossia di correttezza, moralità, impegno sociale e servizio ai cittadini, ha dichiarato di voler scrivere una buona e bella pagina di politica in positivo, proprio per cercare di avvicinare i cittadini al “palazzo” e renderli partecipi della vita amministrativa.
Ha proseguito ringraziando i partiti del centrosinistra PD, SEL e PSI, che costituiscono l’ossatura della lista, riconoscendo al PD un ruolo fondamentale e di centralità nell’alleanza politica, e sottolineando la serietà ed il senso di responsabilità di questo partito, che ha comportato anche rinunce e sacrifici, al fine di mettere a disposizione della coalizione la sua grande forza di partito di massa. Tanto è vero che dopo un confronto a volte forte ed anche aspro, si è giunti a designare unitariamente e democraticamente un candidato sindaco che rappresentasse tutte le istanze della società civile di Trebisacce. Ha ringraziato per il sostegno politico e umano tutti i dirigenti provinciali e regionali dei partiti tra cui gli on. Franchino, Pacenza, Incarnato, Principe, ed i colleghi consiglieri provinciali Ranù e Melfi, particolarmente vicini in questa fase.
A questo punto, ha illustrato il suo impegno ed il suo percorso politico, ma soprattutto ha voluto rimarcare come la sua candidatura non sia stato il frutto di imposizioni e scelte dovute a consolidate rendite di posizioni.
Ha definito denigratorie tutte le accuse che sono state rivolte dagli avversari, circa una presunta egemonia familiare, che vorrebbe utilizzare Trebisacce per mere ambizioni.
Ha rivendicato con fierezza ed orgoglio la storia politica della sua famiglia e dell’on. Mundo, al quale ha riconosciuto il grande contribuito svolto politicamente allo sviluppo del comprensorio e della Calabria, rimarcando il suo grande ed attuale insegnamento politico: correttezza, moralità e lungimiranza, concetti che Franco Mundo condivide e che saranno anche i suoi principi nello svolgimento dell’attività amministrativa. Con forza ha dichiarato che quella fase politica è ormai conclusa e che vuole ripartire dal 7 maggio con forte slancio e rinnovamento.
Nell’articolato ed entusiasmante intervento, ha toccato con pacatezza tutti i temi politici attuali, evidenziando la grande crisi economica del Paese, e quindi il disagio sociale dei giovani e della famiglie.
Ha criticato con autorevolmente le scelte della Regione e di Scopelliti, che stanno fortemente penalizzando l’intero Alto Jonio e Trebisacce. Emblematica è stata la chiusura dell’ospedale Guido Chidichimo, che marginalizza ancora di più la nostra cittadina, con danni sociali ed economici notevoli, aggravata dalla soppressione dei treni a lunga percorrenza e non ultima, la soppressione di molte linee di autobus per le città capoluogo di provincia e di regione. Ha rivalutato il ruolo dell’ente provincia, non perché ne faccia parte, ma perché di fatto, ad oggi, è l’unico punto di riferimento politico dei comuni e dei cittadini.
Particolare attenzione l’ha riservata al ruolo della politica e dei partiti .
Ha dichiarato che la politica deve essere espressione dei bisogni e deve reagire e ripensare dal punto di vista culturale, ad un nuovo approccio con i cittadini; deve riqualificare la propria funzione e dare risposte concrete ai problemi. Deve innanzitutto lavorare per creare equità e giustizia sociale.
Ha denunciato così, tutte le forme di populismo e qualunquismo che si annidano in molti paesi e città, additando Berlusconi quale una sorta di regista subdolo, che induce molti personaggi a scendere nell’agone politico. Ha evidenziato come il più delle volte, ci sono alcuni che, proprio perché dispongono di risorse economiche o successo nel campo imprenditoriale, sono indotti a candidarsi a sindaco.
Si vuole così scavalcare le forme di partecipazione, di militanza politica e sociale, di rappresentanza, e quindi dei ruoli, per costruire un clima di antipolitica e di populismo, che è esattamente il contrario della democrazia, e che ne è una degenerazione distruttiva e perniciosa, che già tanti danni ha prodotto alla nostra nazione.
Oggi è necessario bandire il qualunquismo, e riscoprire la buona politica, con suoi valori ideali e tecnici, proprio per avviare un processo culturale e civile di ricostruzione morale ed economica.
Ha evidenziato la fine di una stagione politica, rappresentata dal fallimento dell’accordo tra la Lega anti-meridionalista e Berlusconi, e che ha segnato la fine di un sogno illusorio, dove si diceva che tutti potevano essere più ricchi e più belli. Questo purtroppo, ha ribadito, è un rischio che si corre anche qui, dove si può aprire la strada a nuovi Berlusconismi, anche senza Berlusconi: ma gli elettori di Trebisacce sono maturi ed intelligenti, e sapranno capire e scegliere.
Restando su Trebisacce, ha dichiarato di voler pensare ad un paese normale, dove finalmente due opposte coalizioni, di centrodestra e centrosinistra, si propongono all’elettorato, parlando di problemi e programmi, bandendo ogni forma di sterile contrapposizione sensazionalistica, per lavorare non contro le persone, ma in favore della città.
Ha stigmatizzato e condannato coloro che dalla sera al mattino, in barba alle normali regole politiche, cercano di interpretare istanze qualunquistiche per approfittarne e candidarsi come sindaco. E’ chiaro che questi comportamenti generino preoccupazione, ancor più quando sono accompagnati da grossi interessi economici.
Su questi temi ha illustrato il cammino percorso nella costruzione della lista, aperta alla società civile ed ai movimenti, composta da molti giovani e donne, con il giusto apporto di esperienza di chi ha già avuto esperienze amministrative, privilegiando soprattutto la competenza.
Per quanto concerne gli avversari, pur manifestando apprezzamento e rispetto nei confronti del candidato sindaco Sposato, ha evidenziato grosse contraddizioni tra quanto dichiara egli stesso, e cioè che la sua sarebbe una lista civica aperta ai partiti, e quanto dichiarato dai propri candidati, che si sono qualificati quali rappresentanti dei partiti del centrodestra (PDL, FLI, UDC e Destra), e che addirittura ne ricoprono incarichi in quanto responsabili locali.
Ha continuato evidenziando la grande difficoltà di Sposato di connotarsi politicamente, proprio per le gravi responsabilità da parte dei partiti del centrodestra che lo sostengono, nella chiusura dell’ospedale ed altri provvedimenti penalizzanti per Trebisacce, ma soprattutto ha rimarcato la continuità della sua lista, sia per candidature dirette che indirette (parenti e affini) con esponenti della passata legislatura, che deve essere assolutamente superata ed archiviata dagli elettori per tutti i danni causati alla città di Trebisacce.
Particolare accento è stato riservato alla chiusura dell’ospedale ed alla sua riconversione, operata da Scopelliti in Casa della Salute (ospizio), affidando la direzione ad un candidato della lista Sposato per consentirgli di utilizzarla elettoralmente e clienteralmente, stigmatizzando anche quanto dichiarato dagli avversari sulla richiesta di istituzione delle divisioni di geriatria e medicina, di fatto già previste nella riconversione sin dal dicembre 2011, a comprova di un’approssimazione demagogica strisciante, che vorrebbe prendere in giro i cittadini. Non si illudano: i trebisaccesi non sono per niente stupidi, come forse credono, ed hanno già capito come stanno le cose sull’ospedale. Hanno capito di chi sono le responsabilità, chi ci ha rimesso e chi ci ha guadagnato, e non si lasceranno prendere in giro da qualche furbacchione.
Dopo aver illustrato per sommi capi il proprio programma ed alla fine dell’entusiasmante intervento, ha presentato la sua lista. I candidati, l’uno dopo l’altro, hanno fornito prova di grande padronanza, ma soprattutto hanno confermato competenza, passione e impegno nel dichiararsi pronti e disponibili ad affrontare i problemi reali del paese.
Alla fine della manifestazione la gente presente ha sostato ancora per lungo tempo, non solo per le congratulazioni di rito, ma per uno spontaneo coinvolgimento al progetto esposto, a testimonianza della voglia e del bisogno di cambiamento e di rinnovamento che aleggia nella città.
Certamente la serata ha segnato un punto importante a favore di Vivere Trebisacce. A detta dei presenti e di chi ha esperienza nelle campagne elettorali, tanta folla e tanta attenzione alla presentazione di una lista, non era stata mai vista prima.
Eccoci qui. Dopo una lunga ed accurata preparazione, siamo ad un giro di boa. Rotti gli indugi la piazza stessa fa chiarezza sulle aspirazioni del popolo sovrano.
Questo è il Vento del cambiamento, che travolge e spazza via il vecchio, spingendo a gonfie vele in avanti il nuovo: ed il nuovo è la Lista n° 2 Vivere Trebisacce.
Noi di Vivere Trebisacce siamo confortati, gratificati e commossi da tutto l’affetto dimostratoci dalla piazza, e per il quale ringraziamo tutti di cuore.
Questa è certamente la migliore partenza che potevamo auspicare, con voi e per voi, per raggiungere l’obiettivo che perseguiamo senza tregua: la vittoria del 6 e 7 maggio.
Lista Vivere Trebisacce