Trebisacce-15/12/2015: Sciopero Generale Territoriale (di Andrea Mazzotta)
TREBISACCE – A sventolare le decine di bandiere di CGIL, CISL e UIL erano in oltre 1500, riunitisi di fronte al Consorzio di Bonifica, a Trebisacce, pronti per sfilare in un corteo finalizzato ad evidenziare il disagio sociale che il territorio vive, ma soprattutto subisce, da diversi anni. Uno sciopero generale territoriale, così importante per tutti i cittadini dell’Alto Ionio e per chi l’ha organizzato, CGIL-CSIL-UIL, da meritarsi anche un sottotitolo: Stop agli scippi. E di scippi i comprensori della Sibaritide e del Pollino ne hanno subito parecchi negli ultimi anni, a partire dall’ospedale di Trebisacce, passando per le arterie di collegamento, tanto quelle stradali, con i lavori per la nuova 106 apparentemente rimandati a data da destinarsi, a quelli ferroviari, con la soppressione di corse fondamentali come il Crotone-Milano, senza scordare il triste destino di baluardi della legalità come il Tribunale di Rossano, gli uffici dei giudici di pace e le Agenzie delle entrate, cancellati o a forte rischio cancellazione, solo per citare alcuni esempi. Chiamano a raccolti i sindacati, per mandare un messaggio preciso al governo Renzi e al presidente Oliverio, suonano una sveglia finalizzata a ridestare gli animi, forse sopiti. Erano tanti i cittadini che componevano il corteo che ha sfilato per la vecchia 106 e che ha invaso pacificamente la parallela 106bis, dopo aver imboccato a passo lento uno svincolo stradale, bloccando il traffico per alcuni minuti. C’erano lavoratori nel campo dell’edilizia, LSU-LPU, operai, studenti, disillusi e delusi, e qui e lì anche qualche speranzoso, che, come detto da qualcuno sul palco, si augurava che la giornata di ieri possa essere l’inizio di una concreta mobilitazione. C’erano i sindaci, quanti mai se ne sono visti insieme da anni, di due comprensori, stanchi in volto ma agguerriti, con una fascia tricolore a cingerli, che in questi tempi di scarse certezze istituzionali probabilmente va un po’ stretta anche a quelli più in forma. In loro rappresentanza, dal palco strabordante di gonfaloni ha interagito con gli astanti Franco Mundo, sindaco di Trebisacce, che ha parlato di scelte incomprensibili, facendo riferimento, tra l’altro, alla poca attenzione per la sentenza del Consiglio di stato che ordina la riapertura dell’Ospedale Chidichimo di Trebisacce, a cui i vertici della sanità sembra non vogliano dare seguito. Dure le parole di Angelo Sposato, segretario territoriale delle CGIL che ha evocato, tra l’altro, l’urgenza di un piano per il dissesto idrogeologico, di Roberto Castagna, Segretario Provinciale della UIL, che ha sottolineato come, in caso di una mancanza di attivazione concreata di chi è deputato ad agire, saranno prese “seriamente le distanze da chi non aiuta questa Calabria”, di Tonino Russo, segretario provinciale della Cisl che lodato l’unione del territorio pronto a rispondere compatto alla chiamata per manifestare il proprio dissenso, e di Luigi Sbarra, segretario Nazionale della Cisl che di fronte ai manifestanti ha voluto definire “Debole, e vigliacca verso la Calabria questa legge di stabilità, se oltre a non prevedere concreti interventi, annuncia tagli per 30.000.000 nei confronti dei forestali”. La manifestazione, svoltasi senza alcun incidente, ha testimoniato un fortissimo desiderio di rinascita del territorio, che si unisce per gridare all’unisono un palese dissenso nei confronti dell’attuale situazione che sta vivendo.
Andrea Mazzotta