Trebisacce-19/12/2015:L’accoglimento del ricorso è un ulteriore conferma che le pretese del diritto alla salute da parte dei cittadini di Trebisacce trovano sostegno e fondamento nella legge, senza alcuna rivendicazione campanilistica o pretestuosa.

COMUNICATO STAMPA

 

Il Consiglio di Stato sez.  III, con sentenza  n° 8110/2015 depositata il 18.12.2015, nell’accogliere il ricorso per l’esecuzione del giudicato formatosi con la sentenza  n° 2151 del 27.4.2015 di annullamento del DPGR n° 18/2010 nella parte in cui si riconvertiva l’ospedale di Trebisacce in casa della salute, difatti boccia ulteriormente il piano predisposto con il richiamato Decreto del Presidente della Giunta Regionale di chiusura dell’ospedale di Trebisacce..

Né la stessa sentenza può ritenersi superata, per come erroneamente sostiene qualche istituzione dello Stato,dai decreti commissariali n° 9  e n° 46 del 2015, perché di fatto, non vengono osservati i LEA in quanto la sentenza ha ritenuto poco credibile che la riconversione dell’ospedale  “ Chidichimo”,  consenta la concreta possibilità del rispetto dei livelli essenziali di assistenza, e ”…per l’effetto  risolte le censure della GOLDE HOUR di raggiungimento degli ospedali SPOKE e HUB più vicino dai cittadini di Trebisacce e dell’Alto Ionio cosentino”; né le denunciate criticità possono essere superate dalla previsione del progettato ospedale della Sibaritide, rectius Nuovo Ospedale di Rossano e Corigliano, né dalla previsione della costruzione di una pista di elisoccorso o dalla previsione programmatica della Regione Basilicata, proprio perché il rispetto dei LEA non può dipendere  da scelte programmatiche  sanitarie di competenze di altra regione, per cui sia la Regione Calabria che il Commissario Ad Acta sono obbligati  ad adottare  le consequenziali  misure idonee a ripristinare la piena tutela del diritto alla salute degli abitanti di Trebisacce e relativo distretto.

Il consiglio di Stato ha altresì stabilito il termine di giorni sessanta per l’esecuzione del giudicato e in caso di inottemperanza, a seguito di richiesta del comune, procederà alla nomina del commissario Ad Acta.

Nello stesso atto ha previsto anche la comunicazione alla Corte dei Conti per la Regione e commissario Ad Acta in caso di omissione, con conseguente contestazione del danno patrimoniale.

L’accoglimento del ricorso  è un ulteriore conferma  che le pretese del diritto alla salute da parte dei cittadini di Trebisacce trovano sostegno e fondamento nella legge, senza alcuna rivendicazione campanilistica o pretestuosa. In ogni caso il nostro obiettivo rimane quello di trovare, in tempi brevi, una soluzione politica alle giuste rivendicazioni, per confermare la sensibilità degli organi preposti verso il nostro comprensorio, ma soprattutto, riaffermare  il primato della politica e delle buone pratiche amministrative di cui siamo interpreti e vogliamo essere protagonisti per dimostrare che, Trebisacce e L’Alto Ionio, dispongono di dirigenti e amministratori capaci di far valere le proprie istanze, a garanzia del bene comune e nell’interesse generale della collettività

Nei prossimi giorni continueremo a lavorare e vigilare instancabilmente per raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi dal momento dell’insediamento.

Il lavoro è stato duro, ma i risultati che stiamo conseguendo ci stimolano, ci gratificano e ci incoraggiano a continuare a lavorare, non solo per il diritto alla salute, ma anche per ridare alla città un nuovo aspetto moderno ed accogliente, oltre che garantire i servizi necessari.

I tanti lavori pubblici avviati, sono anche la concreta risposta a coloro che ancora cercano, alla vecchia maniera, di creare contrapposizione o cercare di rievocare fantasmi. Il mondo è cambiato e purtroppo a Trebisacce, alcune persone ancora non si sono rese conto e pensano di voler tornare indietro.

Noi guardiamo avanti fiduciosi perché riteniamo di interpretare la voglia di cambiamento dei cittadini e dei tanti giovani, stanchi peraltro di vedere sempre le stesse persone impegnate a creare presunte alternative che sanno di conservazione e non di progresso

 

 

Dalla Residenza Municipale, lì 19.12.2015

L’Amministrazione Comunale