Villapiana-29/01/2016:Accoti Giusy (Fn): la “negazione della libertà di stampa e di espressione”.
Accoti Giusy (Fn): la “negazione della libertà di stampa e di espressione”.
In questi ultimi tempi ho riscontrato una poca collaborazione da parte di alcune testate giornalistiche, verso movimenti come il mio (Fiamma Nazionale) o semplicemente movimenti Nazionalisti. Sia ben chiaro che non intendo polemizzare o strumentalizzare la questione in alcun modo, ma è un dato oggettivo che mi ha lasciato abbastanza contrariata. Sono poche, le testate ed i giornalisti che svolgono seriamente il loro lavoro e soprattutto sono pochi coloro i quali lo svolgono con obiettività. In una regione come la Calabria e in una Nazione come la nostra, in cui la gente legge sempre meno i giornali, che l’informazione social-media sembra andare per la maggiore e sembra ormai essere l’unica fonte d’informazione (o come la chiamo io di “disinformazione”), mostrando alcune cose ed occultandone altre. L’opinione pubblica, è fondamentale per far crescere un Paese, ma viene meno se questa è influenzata dall’omissione di elementi assolutamente indispensabili per far capire quello che accade ogni giorno intorno a noi. La gente, ormai sembra fidarsi ciecamente dei media italiani ed increduli che alcune testate o telegiornali possano essere utilizzati da “burattinai” per influenzare le nostre opinioni. Sempre meno si parla di problemi concreti e tangibili, e quando movimenti come il mio cercano di farlo vengono additati da alcuni giornalisti (a cui ovviamente manca l’obiettività) di aver strumentalizzato la questione o vengono definiti populisti. Secondo voi perché si parla sempre delle stesse cose sui giornali e in tv trasmettono sempre le solite notizie? Tutto questo avviene per focalizzare l’attenzione soltanto su alcuni aspetti e fare in modo che i cittadini si sentano abbastanza informati e non vadano così ad informarsi altrove, oppure per dare l’impressione che ci sia un’abbondante informazione. Ma in sostanza si tratta di informazioni ripetitive, che di fatto non spiegano davvero la questione e talvolta la manipolano anche. In un certo senso, il cittadino viene sommerso di informazione, la solita informazione che fa comodo al governo, per fare in modo che rimanga disinformato. La sovrinformazione o ripetizione di fatti, può riguardare anche temi banali ed in questi casi si tratta di distogliere l’attenzione da decisioni o eventi politici che stanno accadendo nel paese e di cui occorrerebbe parlare, ma tutto ciò non risulta conveniente al sistema o a chi ci governa. La verità è che il sistema economico-politico di oggi, è sempre più intoccabile, specialmente in Calabria, e coloro che lo criticano vengono messi nell’ombra o gli viene negata la libertà di espressione. Fino a qualche ventennio fa esisteva un giornalismo ed una televisione obiettiva, che mostrava la società nella sua verità e complessità, portando alla luce reali problematiche di ogni singolo cittadino. Oggi, invece, la realtà mediatica ha a che fare con temi che toccano la società in maniera divergente. Non viene data più la parola ai cittadini, non si mostrano più i lavoratori mentre stanno sudando, non si dà più spazio ai lavoratori che sono il cuore pulsante del nostro Paese e lo spazio dedicato alle proteste è ridotto al minimo, anzi molte manifestazioni di protesta non vengono neanche documentate. Si arriva addirittura a manipolare persino l’immagine della società civile, che deve apparire per forza accondiscendente anche quando non lo è. Si parla di problemi economici, si parla di crisi, ma non si va mai alla radice delle questioni lavorative e non si fa comprendere abbastanza per poter giungere alla soluzione del problema, perché ovviamente si andrebbe a danneggiare il sistema governativo. E si perché spesso e volentieri vengono utilizzate categorie stereotipate o etichette solo per puntare il dito contro chi mette in dubbio l’operato politico del governo, eh già quelli che poi vengono accusati di strumentalizzare siamo noi, quella fetta di cittadini che crede ancora nel bene del Paese e non si arrende. Se penso ad esponenti del movimento 5 stelle o esponenti del Ncd, che in questi giorni si sono lamentati della poca “visibilità” che viene loro riservata in tv, non posso fare a meno di pensare a tutti quei cittadini che vorrebbero far sentire la propria voce ogni giorno, ma questo non è possibile perché il potere dei cittadini è continuamente svilito dal sistema e dal governo. Non c’è più libertà per i cittadini, le questioni che stanno a cuore alla cittadinanza e la libertà di decidere sul proprio territorio, vengono denigrate dall’informazione manipolatoria e dal tradimento di chi ci governa. Un’altra cosa che mi fa irritare, è quando si punta a deviare la problematica sulla questione “ideologica”, si punta sempre a deviare l’attenzione sulla questione del dissenso per semplificare i fatti, mettendo così in cattiva luce il mio movimento e movimenti affini. Questo lo si può notare anche quando i cittadini si oppongono ad una questione seria, e lo fanno per motivi razionali, ma comunque vada si tende a far credere che siano motivi ideologici, oppure irrazionali e quindi non accettabili. Quando la gente scende in piazza a protestare, la prima cosa che i media si preoccupano di dire è che “potrebbe generare violenza”, come se rivendicare i propri diritti fosse un qualcosa di violento. Ciò che non dicono però è che le molte violenze che i media trasmettono e che troviamo qualche volta con tanto di immagine violenta sui giornali, non vengono messe in atto dai cittadini che scendono in piazza a manifestare civilmente, ma è una conseguenza di scelte politiche non democratiche prese dal governo che come al solito creano allarme attorno a coloro che stavano pacificamente, e giustamente protestando. Ci fanno passare per gente violenta, gente che semina odio razziale e che non è aperta al dialogo, ma non spiegano però che è proprio il sistema difeso dai politici a portare in piazza falsi manifestanti che creano disordine e violenza (mi riferisco ai centri sociali), per poi farci apparire violenti ed estremisti. Fateci caso, questo modo di porre l’accento sul “pericolo di violenze estremiste” non serve ad altro che a distogliere l’attenzione della protesta in sé, dal valore che la protesta avrebbe avuto sulle scelte del governo e sul fatto che i cittadini avrebbero potuto cambiare il sistema. Poi ci sono anche altri temi importanti, che per i media assecondati dai politici locali e non, contano sempre meno. In Calabria basterebbe pensare alla “sanità pubblica” o al “costo pubblico di aziende privatizzate” per renderci conto di quanta disinformazione ci sia. Questi temi, vengono trattati come se non ci fosse più soluzione al problema, come se il problema non fosse più risolvibile e mi riferisco alla chiusura dell’ospedale G.Chidichimo di Trebisacce ed allo smantellamento della rete ferroviaria che hanno creato non pochi disagi ai cittadini dei comuni limitrofi. Questi problemi potevano essere risolti senza alcun dubbio, se davvero il governo ne avesse prestato interesse e invece non hanno neanche nascosto la loro superficialità nel trattare l’argomento. La verità è una, l’informazione segue ormai “il pensiero unico di chi ci governa”. Ormai molti giornali e telegiornali sono rotocalchi di una realtà che non è la nostra e gli eventi occultati, quelli reali, diventano sempre più inaccettabili. Migliaia di italiani ridotti in miseria, migliaia di famiglie costrette a chiedere aiuto ad istituzioni assenti o menefreghiste, cittadini costretti a frugare nei cassonetti dell’immondizia, migliaia di bambini dal futuro incerto, la corruzione mafiosa implacabile e crudele, la negazione della libertà personale e per chi lotta per la giustizia.. finchè il potere della notizia sarà quasi interamente nelle mani di chi vuole un sistema basato sul controllo del popolo e dell’arricchimento di pochi, non ci sarà mai permesso di avere una dignità propria! I nostri politici non prendono scelte sulla base del benessere dei cittadini ed alcuni giornalisti hanno dimenticato il significato e la vera essenza della democrazia, si sono schierati con il sistema e sono obbligati ad obbedire ai padroni del paese, dimenticandosi di essere a loro volta vittime del sistema, che mai li ringrazierà per aver giocato sporco!
Vorrei però ringraziare tutti quei giornalisti, alcuni li conosco anche personalmente, che svolgono il proprio lavoro garantendo un’informazione libera e professionale, lontana da ogni tipo di corruzione ed interesse e che cercano in ogni modo di dare voce al cittadino, per il bene della collettività.
ACCOTI GIUSY – Presidente Fiamma Nazionale Villapiana.