Roma-29/02/2016:Forza Nuova, Msi e Fiamma si uniscono per sostenere Iorio sindaco
Forza Nuova, Msi e Fiamma si uniscono per sostenere Iorio sindaco
Pietro De Leo Le sigle della destra nazionalpopolare lanciano la sfida per il Campidoglio. E si sono ritrovate a Roma, ieri, anniversario della morte di Mikis Mantakas, il giovane attivista del…
Le sigle della destra nazionalpopolare lanciano la sfida per il Campidoglio. E si sono ritrovate a Roma, ieri, anniversario della morte di Mikis Mantakas, il giovane attivista del Fuan ucciso dagli attivisti dell’estrema sinistra all’ingresso della sede di Via Ottaviano. Presso la Galleria «l’Universale» di Via Caracciolo sono saliti sul palco Francesco Proietti Cosimi, Coordinatore Nazionale del Movimento Sociale Italiano; Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, Stefano Salmè, segretario di Fiamma Nazionale e Alfredo Iorio, numero uno del Trifoglio e responsabile della storica sede di Via Ottaviano. Su quest’ultimo come candidato sindaco le altre tre realtà hanno deciso di convergere per la corsa al Campidoglio. «Siamo come i Moschettieri di Dumas», dice Iorio «e il candidato sindaco sarà un D’Artagnan estraneo a tutte le logiche di potere». Iorio, aprendo l’incontro, ha spiegato quali sono le finalità del progetto: «Ricostruire una famiglia politica, cosa che va oltre il formare un partito. Riusciremo nel nostro obiettivo- assicura Iorio – e tra due anni entreremo in Parlamento». Sulla stessa linea Stefano Salmè, di Fiamma Nazionale: «Noi dobbiamo riscoprire quell’aspetto della politica come fede» evidenzia, ricordando «i nostri nonni che avevano il coraggio di vivere o morire per la Patria. Da quell’esempio dobbiamo ripartire per dare ai giovani un senso alla vita e alla loro esperienza politica». I giovani (molti, presenti nella sala) sono il punto da cui parte Francesco Proietti Cosimi. Stanno dimostrando – sottolinea- grande voglia di mettersi in gioco. Per questo dobbiamo guardare al futuro, in prospettiva». Proietti Cosimi compie un’analisi di quanto accaduto negli ultimi anni. «Dal 2010, l’anno in cui ci fu la frattura tra Fini e il Pdl, fase che ho vissuto da deputato, ho cominciato a rendermi conto quanto fosse difficile ricostruire il mondo di destra, assolutamente non rappresentato da Fratelli d’Italia. E l’unico esempio positivo nella storia è quello del Movimento Sociale Italiano, che ha sempre aggregato. La coesione, infatti, è venuta a mancare proprio dalla creazione di An». Poi entra nel merito della politica romana. «Il litigio che c’è a destra è lo specchio di quel che avviene in tutta Italia». E critica la scelta di non aver fatto le primarie: «Perché se tutti le volevano poi le ha fatte solo Salvini?», si chiede Proietti. Quanto all’analisi degli ultimi anni di politica romana, Proietti Cosimi spiega: «Molti giornali hanno dato tutte le colpe di mafia capitale a Gianni Alemanno, ma quello è un sistema che c’era prima e, come si è visto, ha continuato ad esistere anche dopo». Roberto Fiore invece pone l’accento sui «poteri forti internazionali che hanno come obiettivo la disintegrazione dell’Italia». Due, secondo Fiore, sono le leve: «la distruzione della famiglia e della classe media». Fiore prende a modello il sussulto antieuropeo dei Paesi dell’Est. «Molti polacchi sono scesi in piazza al grido di “Dio, onore e Patria”. E proprio a Roma dobbiamo portare una nuova classe politica».