Rocca Imperiale- 07/03/2016: Tumore al seno: Io non ho paura, ho coraggio!
Rocca Imperiale: 07/03/2016
Tumore al seno: Io non ho paura, ho coraggio!
“Io non ho paura” è il titolo dato al tema del convegno sulla prevenzione del tumore al seno, organizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranù, la scorsa domenica 6 marzo, presso il Monastero dei Frati Osservanti. Al tavolo dei relatori l’assessore ai beni culturali Cospito Brigida, il sindaco Giuseppe Ranù, l’assessore alla formazione Rosaria Suriano e il dottore Pietro Giorgio Costa (Senologo e responsabile del reparto di Senologia della Casa di cura “Villa del Sole” di Cosenza. Ha aperto i lavori l’assessore Suriano che dopo aver salutato i numerosi presenti, ha esternato il concetto che la prevenzione è importante sempre e che un corretto stile di vita aiuta a mantenersi in salute e ancora di più se si pensa che il tumore al seno colpisce molte donne. Subito dopo ha tracciato il profilo del relatore ufficiale dottore Costa e ha invitato il sindaco Ranù a porgere, intanto, il saluto istituzionale. “E’ questa una grande opportunità per la nostra comunità avere con noi il senologo dottore Costa perché è importante capire che è necessario prendersi cura di noi stessi e praticare uno stile di vita buono per conservarsi in salute e prevenire le patologie”, ha esternato Ranù. E continuando ha denunciato l’assenza della sanità in Calabria, tant’è che è molto difficile trovare un presidio ospedaliero di eccellenza per problemi oncologici. I pazienti oncologici sono costretti ad emigrare verso centri sanitari attrezzati. Oggi, ha ricordato Ranù, si accende una luce per l’apertura dell’ospedale di area disagiata di Trebisacce. La prevenzione si fa in tanti modi-ha precisato Ranù-e anche l’informazione con questa iniziativa è importante e contribuisce a informare le persone. Ha poi ringraziato tutti i medici del territorio perché sono loro i primi a dare l’allarme e a salvare tante vite umane. Con l’assistenza giusta, ha concluso Ranù, è possibile vincere e superare il problema. “Ringrazio il comandante dei Carabinieri Fanelli, la moglie Elena e l’amministrazione comunale tutta per aver organizzato questo incontro e per avermi invitato”, ha chiosato in apertura Costa. Ha poi spiegato che <<Io non ho paura>> significa avere la consapevolezza di un certo problema, ma che occorre avere coraggio per affrontarlo e superarlo. Da qui è iniziata la lectio magistralis del dottore Costa che ha rivoltato come un calzino le varie problematiche relative al tumore al seno, di cui riportiamo qualche passaggio. ”Dobbiamo avere una visione più complessiva della persona e non del singolo organo” ha sottolineato il relatore. Psiconeuroendocrinoimmunologia è la nuova specialistica che esamina la mente e il corpo nel suo insieme e non interviene sul singolo organo. Quando le pazienti entrano in sala operatoria hanno un tremore enorme e incontenibile. Ciò dimostra che è la mente a influenzare la persona, la sua salute, incide sul benessere fisico e sulla malattia. Si tratta di un approccio integrato e complessivo sulla persona in generale e che diventa paziente dopo aver acquisito la malattia. Il sistema immunitario viene influenzato dalla psiche e dalla patologia. Anche il cervello non è un organo statico perché le cellule si rinnovano sempre e le situazioni stressanti bloccano la produzione di queste cellule. Molte patologie sono dovute allo stress. Quando si riesce a far ridere un paziente entrano in gioco gli oppioidi che aiutano il paziente a stare bene. ”Ho effettuato circa 240 diagnosi di tumore alla mammella, circa 80 interventi e di questi alcuni molto demolitivi”. La mammografia è il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. Le Linee guida del Ministero della salute suggeriscono di eseguire una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età, ma la cadenza può variare a seconda delle considerazioni del medico sulla storia personale di ogni donna. Nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata in genere si comincia prima, verso i 40-45 anni. In anni recenti la discussione sulla utilità della mammografia (che individua molti tumori, come i carcinomi duttali in situ, che non avrebbero probabilmente bisogno di trattamenti aggressivi) ha portato molti medici a considerare la possibilità di suggerire età di esordio e frequenza della mammografia sulla base delle caratteristiche della singola paziente piuttosto che sulla base di linee guida e screening uguali per tutte. L’ecografia è un esame molto utile per esaminare il seno giovane, dato che in questo caso la mammografia non è adatta. Si consiglia di farvi ricorso, su suggerimento del medico, in caso di comparsa di noduli. Il Mammotome è un sistema per biopsia VABB (Vacuum Assisted Breast Biopsy) che utilizza una sonda assistita da un computer per effettuare biopsie di lesioni non palpabili della mammella reperite precedentemente attraverso esami radiologici o ecografici. Esso permette di prelevare frustoli di tessuto da analizzare istologicamente. In Calabria ne esistono 5 di mammotome, ma non funzionano e di conseguenza il paziente è costretto ad emigrare. Il tumore maligno è quello che colpisce di più le donne e sono circa 30000 i casi l’anno. Stress, familiarità, dieta, peso corporeo, linfonodo sentinella, proteine di origine animale da evitare, zuccheri e diabete (malattie della civiltà). Insomma ha parlato di tutto e di più. Terminata la esaustiva relazione il pubblico ha ringraziato e ricambiato con un plauso corale il dottore Costa. L’assessore Suriano a nome dell’amministrazione comunale, infine, ha voluto ringraziare i medici, i farmacisti e la Misericordia per l’operato costante quotidiano e professionale profuso per aiutare le persone in difficoltà, consegnando loro una targa ricordo. E così la targa è stata ritirata dalla ginecologa rocchese Anna Di Leo che opera presso l’ospedale di Rossano, dalla farmacista Anna Laura Pinto che opera da 9 anni su Rocca Imperiale, dal farmacista Taddeo (che ha condiviso con i suoi collaboratori) che opera da 46 anni su Rocca Imperiale, dal dottore Viviani che opera a Rocca Imperiale da 33 anni, dal dottore Costa e altri medici assenti ritireranno successivamente il meritato riconoscimento.
Franco Lofrano