Rocca Imperiale-23/03/2016: Parte la carovana per votare SI al referendum del 17 Aprile.

L'arrivo dell'assessore Rizzo
L’arrivo dell’assessore Rizzo

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Tavolo dei relatori
Tavolo dei relatori

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Intervento di Giuseppe Ranù
Intervento di Giuseppe Ranù
Intervento di Rosanna Mazzia sindaco di Roseto
Intervento di Rosanna Mazzia sindaco di Roseto

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Intervento del sindaco di Canna , Panarace
Intervento del sindaco di Canna , Panarace

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Intervento dell'assessore regionale Rizzo
Intervento dell’assessore regionale Rizzo
Ranù e Rizzo
Ranù e Rizzo

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Rocca Imperiale:23/03/2016

 

Parte la carovana per votare SI al referendum del 17 Aprile.

 

Una corale volontà di votare SI è stata espressa dai relatori che, lo scorso martedì 22 marzo, si sono avvicendati all’incontro –dibattito sulle trivellazioni e referendum del prossimo 17 aprile, organizzato dall’amministrazione comunale, presso il Monastero dei Frati Osservanti. Già fissate in calendario altre iniziative con il Presidente Oliverio in Trebisacce il 7 Aprile e il 10 Aprile a Roseto Capo Spulico con l’assessore regionale Antonietta Rizzo. Al tavolo dei relatori Domenico Diodato (portavoce R.A.S.P.A.), il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, l’assessore regionale all’ambiente Antonietta Rizzo, l’assessore comunale alla formazione Rosaria Suriano (nel ruolo di moderatrice), Pino Greco (capo struttura dell’assessore Rizzo) e Salvatore Belfiore del Movimento No-Triv Calabria. Tra il pubblico diversi sindaci, amministratori e rappresentanti del mondo delle associazioni. Ha aperto i lavori l’assessore Rosaria Suriano che ha brevemente introdotto il motivo per il quale è stato indetto il Referendum sulle Trivellazioni. Ha aggiunto che è questa la sede ottimale per chiarirsi le idee e affrontare il voto verso il SI in modo combatto per fermare le trivelle. Per il sindaco Giuseppe Ranù il tempo delle fonti fossili è superato: in Calabria occorre puntare su di un modello energetico pulito, rinnovabile, distribuito e democratico. Le ricerche di petrolio e gas mettono a rischio il mare in generale, a maggior ragione il Golfo di Taranto e il nostro mare Jonio in particolare. L’estrazione del petrolio inquina l’ambiente e penalizza l’eco sistema marino. “Il video “Greenpeace” che scorre alle nostre spalle ci fornisce l’idea di quanto accade con le trivellazioni nei mari”. Infatti le fasi di ricerca che utilizzano la tecnica dell’airgun (esplosioni di aria compressa), hanno effetti devastanti per l’habitat e la fauna marina. Il mezzogiorno non è l’occasione per trivellare, ma deve, invece, ripartire per rilanciare il sud, parlare al sud, pensare agli interessi del sud. E’ già iniziato il cammino, ma questo incontro serve a fare il punto della situazione e continuare con le iniziative già messe in campo, con altri sindaci, in altri comuni. Dobbiamo porre all’attenzione del cittadino il problema delle trivellazioni, sensibilizzare l’opinione pubblica come si fa durante le campagne elettorali e portare il maggior numero possibile di persone a votare, perchè il referendum è una forma di democrazia diretta e non possiamo permetterci di perdere questa sfida, occorre raggiungere il quorum e far vincere il SI. Uniti tutti, si può fare!- Per il dott. Pino Greco è stato importante rivolgere un pensiero alle vittime di Bruxelles prima di iniziare la sua relazione e il suo invito è stato accolto in modo corale. Questa  battaglia, ha sottolineato Greco, è iniziata con la firma del Manifesto di Termoli, dove si è messo  in evidenza come la problematica del disastro ambientale che consegue all’attività estrattiva attraverso la tecnica del fraking e dell’airgun non veda, di contro, un ritorno economico così come invece la Confindustria vorrebbe far credere. La stampa ha giocato un ruolo importante perché ha scavato negli interessi che il petrolio comporta. Noi siamo per le vocazioni naturali del territorio. Sostengo il SI, ha  concluso Greco, perché dà ai territori lo sviluppo del proprio patrimonio naturale. E’ perciò una battaglia di amore per il nostro territorio e non possiamo vanificare le alternative di sviluppo. Per il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, è necessario fare sintesi su quanto abbiamo iniziato tempo fa, perché non hanno senso gli sforzi compiuti se non riusciamo ad avere il diritto all’autodeterminazione. Vogliamo cioè essere noi a decidere sullo sviluppo futuro del nostro territorio. Dobbiamo organizzare incontri ed essere visibili per contrastare il NO, una sorta di carovana per coinvolgere anche le regioni vicine. Infine invita i presenti all’incontro del 10 aprile a Roseto. In sintonia con i precedenti relatori è intervenuta Panarace, sindaco di Canna che ha sottoposto all’attenzione dei presenti un messaggio che impone riflessione:” Che messaggio inviamo ai giovani che hanno riposto la loro fiducia su di noi?”. Ecco dobbiamo accogliere questa sfida, votare SI e vincere!- Per il Presidente del Consorzio per la tutela del Limone IGP, Vincenzo Marino, il nostro territorio vanta il turismo, il mare pulito, i monti, l’agricoltura che dà reddito dignitoso e noi parliamo di trivellazioni? Recentemente abbiamo lavorato intensamente per presentare un progetto di filiera in Regione. Al referendum dobbiamo portare tutti a votare attraverso il porta a porta. Dobbiamo tutti votare SI.- Domenico Donadio (R.A.S.P.A) ha spiegato che la rete di associazioni, di persone, di giovani, fuori dai partiti, non vuole spogliare il nostro territorio di risorse. Il referendum del 17 aprile sulle trivellazioni riguarda le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi nel mare italiano entro le 12 miglia marine dalla costa. Il quesito interessa tutti i titoli abilitativi all’estrazione e alla ricerca di idrocarburi già rilasciati e interviene sulla loro data di scadenza. Semplificando, ha spiegato Donadio che: “saremo chiamati a decidere se cancellare o meno la norma che oggi permette alle compagnie petrolifere di ricercare ed estrarre gas e greggio in mare, entro il limite delle 12 miglia dalla costa (poco più di 22 chilometri), senza alcun limite di tempo”. Salvatore Belfiore, del comitato NO TRIV Calabria, ha evidenziato come questa lotta alle trivellazioni sia emblematica di un riscatto anche culturale che la Calabria sta facendo registrare a livello nazionale per il suo attivismo partecipato e condiviso da tutti i territori. Oggi è come se avessimo creato un ponte con la Calabria. Le esplosioni sottomarine creano stress al nostro territorio. Sui territori dove l’estrazione già si pratica i problemi creati sono tanti. Ha raccontato anche tante esperienze vissute direttamente sui questi territori. Ha parlato ancora dell’Argentina dove la carne e il mais come risorse sono diventate diverse e non producono lo stesso reddito di prima proprio a causa dell’inquinamento provocato dalle trivelle. Non siamo in democrazia, siamo in democratura perché ci viene imposto tutto dall’alto. La vicina Basilicata potrebbe testimoniare che si è venduta l’anima perché per colpa delle trivelle non riesce più a offrire sul mercato prodotti tipici di qualità. L’Assessore regionale Antonietta Rizzo non ha detto cosa andrà a votare, ma ha invitato tutti ad andare a votare. E’ facile capire dai suoi contenuti che voterà SI. Ha ricordato che la Giunta ha aderito, fin dal suo insediamento a questa battaglia con la firma del Manifesto di Termoli e che le royalty  che le multinazionali riconoscono ai territori devastati dalle trivellazioni sono infatti davvero risibili rispetto al danno incommensurabile provocato in un’area del mediterraneo, la costa Ionica che non presenta grandi giacimenti tali da giustificare la devastazione di questi fondali marini. Le multinazionali non possono fare scempio del nostro territorio. Seppure con argomentazioni diverse ha ripercorso tutte le motivazioni che hanno portato al referendum e ai suoi contenuti. Ha concluso che in questi giorni la carovana delle attività deve operare  bene e deve portare tutti a votare. La rivoluzione, ha concluso Rizzo, di questo referendum sta nello stare insieme e uniti tutti per un comune obiettivo. Insomma non lo dico, forse non lo posso dire, ma per tutti i presenti la Rizzo ha significato votate SI.

Franco Lofrano