Amendolara e Villapiana:24/03/2016: Via Crucis vivente


Folla e commozione popolare per la rappresentazione della Via Crucis Vivente riproposta ad Amendolara ed a Villapiana in prossimità della Santa Pasqua 2016. Si è trattato in realtà della riproduzione reale della passione e morte di Gesù Cristo secondo il racconto evangelico il cui corteo di figuranti vestiti dei costumi dell’epoca parte dall’Orto degli Ulivi dove Gesù è stato tradito da Giuda e, attraverso la Via Crucis lungo la quale il Figlio di Dio viene sottoposto a una serie di oltraggi e sevizie, si conclude sul Calvario dove Gesù viene messo in croce in mezzo ai due ladroni.

Ad Amendolara la sacra rappresentazione di quest’anno ha assunto significato particolare. L’evento è stato organizzato dalla comunità parrocchiale di Santa Margherita Vergine e Martire in collaborazione con l’associazione culturale “Amjgdala” ed il Gruppo Teatrale “I Mandorlati”, ma ha registrato la straordinaria partecipazione dei giovani del CPA (centro di prima accoglienza) di Amendolara gestito dalla Cooperativa Sociale “Senis Hospes”. A pensarci bene, infatti, ognuno dei profughi e dei migranti presenti nel CPA in attesa di riprendere il viaggio è incamminato lungo una personale Via Crucis, fatta di sacrifici, di sofferenze e di solitudine, con la speranza di approdare un giorno alla tanto agognata resurrezione. La Via Crucis Vivente svoltasi nella “Città delle mandorle” è stata dedicata a Rocco Aurelio, il giovane Sottocapo della Guardia Costiera perito tragicamente e prematuramente qualche mese addietro mentre si recava al lavoro. L’evento ha preso il via alle 20.30 dalla centrale via Roma e, dopo aver attraversato gran parte del centro storico in un silenzio composto e attonito e si è conclusa sul monte Calvario allestito al rione “Timpone”, davanti al Convento di San Domenico. Altrettanto riuscita, partecipata e commovente la Via Crucis Vivente di Villapiana affidata alla regia di Pino Nigro che ha confermato le sue indiscusse doti di regista e di scenografo ma anche di motivatore di attori e figuranti, piccoli e grandi. Anche qui diverse sono state le scene recitate dai personaggi in costume d’epoca, che sono riusciti a coinvolgere ed a commuovere la folla dei presenti che ha seguito il corteo attraverso un percorso iniziato in piazza Dante e conclusosi nell’Orto dei Monaci riproponendo la rappresentazione della vita di Gesù secondo i Vangeli, dal battesimo nel Giordano fino alla sua passione e morte: l’ultima cena, il Getsemani, il sommario processo, la flagellazione, la crocifissione, la morte e la Resurrezione del giorno di Pasqua.
Pino La Rocca