Trebisacce-03/04/2016: S.E. il Vescovo Savino contro le Trivellazioni

Savino contro trivelle 1Savino contro trivelle

TREBISACCE «Nessuno osi mettersi contro madre-natura, perché da madre può diventare matrigna. E’ proprio per questo che dal primo giorno del mio arrivo in Calabria mi sono schierato a favore degli “ultimi”e anche contro i “predatori” del mare che vogliono vendersi il mare per fare soldi ci ho messo la faccia e continuerò a farlo a fianco alle popolazioni calabresi». Ha usato parole forti il Vescovo di Cassano Jonio mons. Francesco Savino intervenendo alla imponente manifestazione contro le trivellazioni in mare e a sostegno del sì al Referendum del 17 aprile. La manifestazione di Trebisacce, coincisa con la seconda tappa calabrese del “Tour di Retenergie” che è partito da Reggio Calabria e farà tappa nei prossimi giorni in Basilicata, Puglia e Campania, è stata  organizzata dal Coordinamento Nazionale NO TRIV in collaborazione con “Banca Etica”, da  “R.A.S.P.A. (rete delle associazioni per l’autotutela) e dall’associazione culturale Rizoma. E’ stato un’iniziativa molto partecipata e un’occasione importante per riflettere sulle ragioni del SI’ e sui motivi reali per cui il Referendum è così osteggiato anche dal Governo. Era infatti da tempo che non si vedeva un’aula consiliare così gremita, a dimostrazione della sensibilità diffusa contro le multinazionali del petrolio che mirano a fare business a danno della natura e del fragile eco-sistema marino. Alla manifestazione coordinata da Francesco Delia attivista di Raspa e presidente di Rizoma, oltre al Presule Cassanese Savino erano presenti e sono intervenuti nel dibattito il presidente dell’Ente Parco del Pollino Domenico Pappaterra, Carmela La Padula componente del Coordinamento Nazionale No Triv, Daniela Patrucco vice-presidente di “Retenergie”, Maria Antonietta Mazzei di Banca Etica, il sindaco della città Franco Mundo padrone di casa e già fautore di numerose azioni volte a limitare gli abusi delle multinazionali degli idrocarburi e inoltre i sindaci di Albidona (Aurelio) di Alessandria del Carretto (Gaudio), di Amendolara (Ciminelli), di Francavilla marittima (Valente) di San Lorenzo Bellizzi (Cersosimo), tanti operatori turistici dell’Alto Jonio e della Sibaritide, molti amministratori dell’Alto Jonio, tantissimi rappresentanti di associazioni ambientaliste e tantissima gente comune. Tutti i relatori che hanno preso la parola hanno spiegato sotto vari profili l’importanza di non disertare le urne e di votare per il Sì ad un Referendum che, per quanto limitato nei contenuti, può rappresentare un segnale forte lanciato alla politica da parte del popolo sovrano che su temi così scottanti e vitali vuole autodeterminarsi e non accetta decisioni calate dall’alto. Di particolare spessore umano e morale l’intervento del battagliero Vescovo Savino che, sulla scia di Papa Francesco e della sua Enciclica verde “Laudato sì”, ha parlato della «necessità che alla Chiesa “con la stola” si sostituisca la Chiesa “con il grembiule”, una Chiesa che che si faccia “popolo” e affianchi la gente, e soprattutto “gli ultimi”, nella rivendicazione dei propri diritti».

Pino La Rocca