Trebisacce-18/04/2016:L’azienda sanitaria provinciale viola le tutele sindacali dei lavoratori che beneficiano della Legge 104

 

A. Paolino
A. Paolino

TREBISACCE L’azienda sanitaria provinciale viola le tutele sindacali dei lavoratori che beneficiano della Legge 104. A denunciarlo ed a minacciare di adire le vie legali, è il Segreterio Provinciale della FIALS (federazione autonoma lavoratori della sanità) Antonio Paolino di Trebisacce che si dice “basito” per il comportamento, a suo dire contraddittorio, dei nuovi vertici e dell’ufficio “Risorse umane” dell’Asp di Cosenza. «E tutto questo continua a verificarsi – ha scritto Antonio Paolino in una nota – nonostante i buoni propositi iniziali della nuova dirigenza di volersi impegnare a stanare gli imboscati utilizzati in mansioni non consone alla proprie qualifiche funzionali che, come tra l’altro ha sostenuto e denunciato fin dall’inizio il Commissario Scura, se venissero rispettate, i servizi forse viaggerebbero con un altro grado di efficienza». Secondo il Segretario della Fials, a tre mesi dall’insediamento della nuova dirigenza, pare che la situazione non abbia avuto alcun cambiamento nei metodi utilizzati in passato, «tanto che  – scrive ancora Paolino citando una disposizione di servizio del 4 aprile 2016 – il personale continua ad essere gestito con logiche che meriterebbero l’attenzione delle autorità giudiziarie e contabili». Entrando nel merito il Segretario Aziendale della Fials denuncia presunte irregolarità presso l’Hospice di Cassano dove il personale sanitario verrebbe impiegato nei servizi di pulizia della struttura che competerebbe invece ad altri perchè appaltata ad una ditta esterna. «A meno che – scrive Paolino accusando l’ufficio “Risorse-umane” di non conoscere la differenza delle competenze – il capitolato di appalto non preveda che la ditta debba essere solo pagata e le pulizie degli ambienti dell’Hospice di Cassano debbano essere effettuate dal personale ASP, tra l’altro in violazione della Legge 104. Inutili finora – commenta il segreario Paolino – sono stati i tentativi di mediazione della scrivente OO.SS. tesi ad utilizzare il personale al posto giusto, senza imboscarlo o utilizzandolo in mansioni superiori per le quali, come in tanti altri casi, gli interessati chiederanno il conto a tempo debito. Pertanto, – conclude il Segretario della Fials –  delusi per la mancata opportunità di collaborare nel tentativo di radrizzare la nave che vacilla, ci vediamo costretti ad adire alle vie legali per la tutela dei diritti del lavoratore interessato».

Pino La Rocca