Rocca Imperiale-25/04/2016: Il Museo delle Cere attrattore turistico

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CHIAPPUMI E ASPARAGI

Ieri 25 aprile il Museo delle Cere è stato visitato da molti turisti provenienti da Reggio Calabria, Otranto, Lecce, Matera e Crotone. Tra tutti si è distinta una compagnia teatrale abruzzese “Chiappumi e Asparagi” composta da 6 “ultraquintale” e 8 “ipoquarantachili” con a capo la presidentessa G. B. (studentessa universitaria che sta preparando la sua tesi di laurea sull’immigrazione e il razzismo in Europa). I 15 si sono soffermati nella fascia ionica (Metaponto-Sibari) per una settimana, incuriositi dalla scena della sambuca negata al nero nel film “Le nozze di Laura” di Avati, ma contrariamente hanno riscontrato un’accoglienza straordinaria sia tra la gente che hanno incontrato nelle strade dei caratteristici paesini che nelle pizzerie e i bed and breakfast nonostante il loro aspetto fisico che più volte ha portato loro ad essere discriminati e non voluti in squadre di calcio, pallacanestro, recite scolastiche e teatrali. La discussione all’interno del Museo è nata dinanzi le statue di G. Leopardi (che era bello di viso, ma gobbo e malforme) e Totò (dal mento storto). La presidente/studentessa ha posto le seguenti domande al direttore del Museo: “Perchè i sindaci interessati a quel film hanno consentito la realizzazione di tale trama? Perchè si è scelta una zona che a noi è apparsa non razzista? Perchè i registi non hanno dedicato film a persone discriminate come noi per l’aspetto fisico?”
A tal punto il direttore del Museo si è sentito in dovere di aggiustare i toni con delle sue riflessioni: ” Quale sindaco o quale presidente di regione o quale amministrazione avrebbe pensato di rifiutare un film a livello nazionale capace di dare lustro al proprio paese? Chi tra di loro avrebbe osato pensare di interferire nella trama di un film scritto da un noto regista? Inoltre la scelta del luogo per la realizzazione di un film non necessariamente deve rispecchiare l’aspetto culturale di esso, i materani, ad esempio, avrebbero ragione di sentirsi spodestati delle loro radici culturali, in riferimento ai due film di Gibson “Nativity” e “The Passion”, in quanto Gesù non è nato ne morto a Matera. La zona Metaponto/Sibari è da definire non razzista, infatti, basti pensare ai numerosi corsi di lingue e di educazione alla cittadinanza e ai concetti di civismo organizzati dalle regioni Basilicata e Calabria e dai comuni per integrare gli immigrati (rumeni, albanesi, marocchini, cinesi….). In particolare, nel comune di Rocca Imperiale il concetto di razzismo è sepolto da oltre mezzo secolo, basti pensare a sei coppie sposate con uno dei partner di colore. L’arte cinematografica non ha tralasciato i temi dell’immigrazione e dei disabili o persone con difficoltà fisiche come l’obesità”. A tal proposito il direttore ha consigliato il film “BUTTERFLY CIRCUS”(https://www.youtube.com/watch?v=qv4GTOlxihw), nel quale in soli 22 minuti il regista, gli attori, gli sceneggiatori ed i musicisti hanno realizzato un vero film d’autore capolavoro in assoluto.