Roseto Capo Spulico-19/05/2016:Le ciliegie De.Co. di Roseto, ormai a pieno titolo nel paniere dei marcatori identitari.
ROSETO CAPO SPULICO Le ciliegie De.Co. di Roseto, ormai a pieno titolo nel paniere dei marcatori identitari, hanno ricevuto la benedizione del segretario dell’associazione nazionale “Città delle ciliegie” Carlo Conticchio. Nei giorni scorsi infatti l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosanna Mazzia, in occasione dell’annuale Sagra delle Ciliegie, ha organizzato, presso l’antico “Granaio” addobbato a festa, un importante convegno sul tema: “Roseto Città delle Ciliegie, dalla De.Co. all’IGP per una moderna filiera frutticola”. Vi hanno preso parte, oltre al sindaco, all’assessore all’Agricoltura Giuseppe Nigro autentico tessitore di queste iniziative, a diversi sindaci della zona, al presidente Tonino Santagada e al direttore tecnico del Gal “Alto Jonio” Franco Durso, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Nicodemo Oliverio, il consigliere regionale Mauro D’Acri, il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Nicodemo Podella, il Presidente di “Marketing & Consulting” Gianfranco Cimbalo, il direttore di “Città delle Ciliegie” Carlo Conticchio e diversi agricoltori e tecnici locali. Nel corso della discussione è stato illustrato i complesso iter burocratico per ottenere il marchio De.Co. che prevede, ovviamente, la costante collaborazione dei produttori delle ciliegie. Dal dibattito è emerso che le difficoltà sono tante, a partire dalla sempre più spietata concorrenza del mercato ormai globalizzato ai prodotti Made in Italy. Le misure per resistere, come hanno sostenuto gli esperti, però ci sono, a cominciare dal nuovo Psr Calabria 2014-2020 approvato di recente e che a breve dovrebbe essere tradotto in Bandi a disposizione degli agricoltori più avveduti. Sia il presidente Nicodemo Oliverio che il consigliere regionale Mauro D’Acri si sono molto complimentati con gli amministratori di Roseto che hanno saputo “contagiare” i sindaci dei territori limitrofi a fare massa critica sui prodotti della tradizione contadina dell’Alto Jonio.
Pino La Rocca