Mondo-26/07/2016:GIOCO D’AZZARDO, CORRUZIONE, DROGA, PROSTITUZIONE,: CONTINUA LA GUERRA TRA BANDE
GIOCO D’AZZARDO, CORRUZIONE, DROGA, PROSTITUZIONE,: CONTINUA LA GUERRA TRA BANDE
Non registra soste il feroce scontro tra bande per il controllo dei pilastri del malaffare: gioco d’azzardo, corruzione, droga e prostituzione.
L’associazione criminale in giacca e cravatta, dopo essersi assicurata il predominio nel campo del gioco d’azzardo, con i suoi gratta e vinci, lotti ed enalotti, macchinette videopoker mangiasoldi, ed essere riuscita a gettare sul lastrico migliaia di sventurati, nonché avere stipulato una tregua di tornaconto reciproco nel ricco mercato della corruzione, sta ora conducendo una battaglia ancora più importante: quella sulla droga.
Quest’operazione, per l’associazione a delinquere in giacca e cravatta, riveste una duplice importanza.
Primo. Rimpolpare economicamente le sue casse esauste senza dover ricorrere a nuove estorsioni di pizzo alle sue vittime, ormai vicine al totale collasso. Togliendo, nello stesso tempo, risorse economiche alle bande nemiche.
Secondo. Contribuire in più larga scala alla sottomissione psicologica dei giovani, strappandoli al pensiero o, Dio non voglia, all’analisi ed alla critica del sistema malavitoso ufficiale.
Modello di questa azione strategica è quello che vide l’Inghilterra sottomettere e distruggere la società cinese con la fornitura e la liberalizzazione dell’oppio.
La storia e la cultura, almeno in questo caso, diventano maestre di vita.
Esse infatti ci ricordano come una volta perse le cosiddette guerre dell’oppio, con cui l’impero cinese cercò di contrastare la strategia anglo-occidentale, la Cina fu costretta a firmare gli umilianti trattati di Nanchino e Tientsin con i quali, oltre a dover cedere Hong Kong al Regno Unito, dovette subire la distruzione sociale provocata dalla droga propinata dai vincitori.
Tempi felici in cui un’intera nazione finanziava, con il suo annichilimento collettivo, gli allegri sperperi criminali di un’altra.
Ancora controverso l’esito della battaglia sulla prostituzione, ma alcuni segnali, della strategia di lotta per accaparrarsi anche questo ricco filone sessuale, sono già visibili.
Una volta vinte tutte le battaglie, la banda in giacca e cravatta potrà proclamare l’instaurarsi di una nuova “Età dell’Oro dei Farlocchi”, nella quale, inebetiti dalla droga, spolpati dal gioco e dal pizzo delle accise, dopo aver consumato sesso legalizzato a pagamento, potremo precipitare felici da un viadotto collassato dalla corruzione.
“In bocca al lupo”, come lo è ora “buona pesca” diventerà un augurio menagramo.
Maurizio Silenzi Viselli