Trebisacce-02/08/2016: Le troiane o il dolore delle donne

20160801_213015

20160801_21302220160801_21345820160801_21400520160801_21500820160801_21563220160801_22241720160801_22244120160801_225036

 

Trebisacce:02/08/2016

 Le troiane o il dolore delle donne

E’ andato in scena teatrale “Le troiane o il dolore delle donne, reading da Euripide”, presso il Parco Archeologico di Broglio, diretto dal già dirigente scolastico dei licei Tullio Masneri, lo scorso primo agosto, realizzato in collaborazione con l’Asas, il Comune di Trebisacce e il centro internazionale Antinoo/archivio M.Yuorcenar di Roma della sezione di Perugia. Presenti tra il pubblico tutti gli amministratori e in sindaco Francesco Mundo che si è complimentato per l’ottima riuscita dello spettacolo teatrale e il vice sindaco Andrea Petta che è intervenuto e ha salutato tutti.  Lo spettacolo è nato dall’idea condivisa del regista Enzo Cordasco per l’ASAS e del Prof. Tullio Masneri. Tullio Masneri che durante la serata ha ricoperto il ruolo di attore e di conduttore. Di certo gli attori non sono dei professionisti, ma si sono impegnati tanto e sono riusciti a offrire al numeroso pubblico presente uno spettacolo coinvolgente e di tutto rispetto. Con il professionale coordinamento del regista Enzo Cordascco, in scena gli attori: Maria Zanoni (protagonista dell’intera serata), Ecuba, Tullio Masneri, Poseidone, Rosanna  Lucente, Cassandra, Angela Lo Passo, Andromaca, Mirella Franco, prima Corifea, Angiola Italiano, seconda Corifea, Giuseppe Costantino, Taltibio, Micaela Cuccaro, Elena, Damiano Pisarra, Menelao, Giovanna  Spatola, altra Corifea, Lucia  Franzese, Atena e  altra Corifea. L’accompagnamento musicale è stato eseguito alla chitarra classica da Vincenzo Caiafa e alle percussioni da Egidio Palagano della Accademia Musicale ‘Gustav Mahler’. A comporre il coro giovani donne figuranti. In scena un testo della tragedia greca che è di grande attualità, perchè si tratta di un’opera che mette in evidenza il problema dei profughi e delle donne che andranno prigioniere e profughe lontano dalla loro terra. Ogni troiana, compresa la desolata regina Ecuba, andrà schiava e concubina di un re o guerriero greco, è la tragedia delle donne, il femminicidio, dei deboli, dei vinti, il canto di Euripide per il dolore del mondo. Eccovi la trama della tragedia: La città di  Troia, dopo una lunga guerra, è infine caduta. Gli uomini troiani sono stati uccisi, mentre le donne devono essere assegnate come schiave ai vincitori. Cassandra viene data ad Agamennone, Andromaca a Neottolemo ed Ecuba ad  Odisseo. Cassandra predice le disgrazie che attenderanno lei stessa e il suo nuovo padrone una volta tornati in Grecia, ed il lungo viaggio che Odisseo dovrà subire prima di rivedere Itaca. Andromaca subisce una sorte terribile, poiché i Greci decidono di far precipitare dalle mura di Troia Astianatte, il figlio che la donna aveva avuto da Ettore, per evitare che un giorno il bambino possa vendicare il padre e porre fine alla stirpe troiana. Successivamente Ecuba ed Elena si sfidano in una sorta di agone giudiziario, per stabilire le responsabilità dello scoppio della guerra. Elena si difende ricordando il giudizio di Paride e l’intervento di Afrodite, ma Ecuba svela infine la colpevole responsabilità della donna, fuggita con  Paride perché attratta dal lusso e dall’adulterio. Alla fine, il corpicino di Astianatte viene riconsegnato ad Ecuba per il rito funebre, Troia viene data alle fiamme, e le prigioniere vengono portate via mentre salutano per l’ultima volta la loro città. Se gli organizzatori hanno voluto promuovere la storia, la cultura, ci sono ben riusciti e con successo di partecipazione.

Franco Lofrano