Rocca Imperiale-29/09/2016: Il limone Igp guarda oltre i confini territoriali (di Paola Fortunato)
Rocca Imperiale:29/09/2016
Il limone Igp guarda oltre i confini territoriali
Quasi non ci si accorge della sua presenza quando si attraversa la statale 106 in direzione Reggio Calabria una mattina qualsiasi col sole alto sul mare. Eppure è lì, che gioca a nascondino con le colline, Rocca Imperiale, il primo comune che si incontra varcando il confine tra Basilicata e Calabria lungo la costa Ionica. Un paesino all’apparenza come tanti altri dell’Alto Ionio cosentino, col castello federiciano che domina vigile da secoli il colle sul quale è costruito l’intero paese, ed i pendii circostanti, che si aprono verso il mare e regalano il frutto che è divenuto il simbolo del paese: il limone. Storia antica quella del limone a Rocca Imperiale, le cui tracce risalgono a dei documenti risalenti al 1644 in cui si citano i primi acquisti di tale frutto. Da allora la tradizione e le sagge mani dei contadini, hanno tramandato fino ad oggi quella che nel tempo è andata delineandosi come cultura del limone. Cultura che ha saputo rafforzarsi nel tempo grazie a dei fattori che sono stati diligentemente sfruttati per favorire il progresso urbano del paese, il suo sviluppo turistico ed anche quello economico. Una cultura, quella del limone, che si tramanda da generazione in generazione, da padre in figlio, dando vita a quelle aziende di famiglia che caratterizzano il nostro territorio e che sono il cuore pulsante di tutto questo grande meccanismo. Rocca Imperiale non sarebbe stata quella che è oggi se i segreti sarebbero rimasti tali o se i nonni avessero taciuto con i nipoti! E’ forse questa la risorsa più importante che possiamo trovare nel nostro paese, la saggezza degli anziani, che ancora oggi guidano i figli in quel sentiero che loro hanno aperto e che sperano continui ancora in futuro. E’ su questi temi che ho rivolto al Dottor Giuseppe Antonio Fortunato, alcune domande su cosa il limone rappresenta per una famiglia che da anni è bandiera di questo settore.
Cosa ne pensa del futuro del limone negli anni a venire?
Sicuramente il limone rimarrà ancora a lungo qualcosa di importante per il nostro paese, almeno fino a quando ci saranno persone che sapranno dedicarsi con amore al proprio lavoro ed a valorizzare questa risorsa. Tutto dipende da quanto siamo bravi a far interessare i giovani a questo settore che ha necessariamente bisogno di rinnovamento e di energie fresche. Negli ultimi anni abbiamo avuto una crescita esponenziale della domanda di limoni, data una scarsità e una poca qualità delle altre varietà del frutto, e questo ha sicuramente permesso a Rocca, e alle aziende di Rocca Imperiale, di svilupparsi ulteriormente. L’obiettivo è di continuare in questa direzione e fare sempre meglio.
Quindi lei crede che i giovani possano giocare un ruolo fondamentale per il futuro del limone di Rocca Imperiale?
Senza ombra di dubbio! Nuove energie, nuove idee sono ben accolte. L’unione tra esperienza e voglia di fare può portare ottimi risultati. In questo settore bisogna essere sempre all’avanguardia, anche tecnologicamente, ed i giovani, in quanto giovani sono molto più esperti con le tecnologie. E se sapranno usare questo loro potenziale allora potremo solo andare avanti e continuare a crescere.
Il limone di Rocca Imperiale potrà diventare ancora più conosciuto nel panorama nazionale?
La strada è in salita e noi siamo solo all’inizio. Credo che questo sia l’obiettivo condiviso un po’ da tutti, sia dai produttori che dai consumatori, come anche da chi amministra questo comune. Il limone ha dato tanto a Rocca e non dovremmo limitarci ed accontentarci di quello che abbiamo, ma credere di poter fare sempre di più e sempre meglio. Il prodotto che la terra ci regala è eccezionale, si è combattuto a lungo per avere il marchio IGP sul nostro limone e tutti questi sforzi non devono essere vanificati. C’è ancora tanto da lavorare, ma se continueremo su questa strada perché limitarci solo al territorio nazionale e non guardare anche oltre?
Rocca Imperiale ed il limone sono quindi strettamente collegati da un legame di simbiosi. Il limone ha permesso ad un paese di 3000 anime di esser conosciuto a livello regionale prima e sempre maggiormente ancora oggi, a livello nazionale. Ha permesso il suo sviluppo, ha dato lavoro, ha creato economia. Rocca Imperiale ha invece saputo valorizzare quello che per i più è un comune frutto, facendolo conoscere per le sue qualità nutritive, facendo capire che non tutti i limoni sono uguali e, non per ultimo, facendolo apprezzare anche a chi non lo apprezzava.
Un dualismo, una simbiosi, uno scambio reciproco, un amore che dura ormai da secoli quello tra Rocca Imperiale e il suo limone, simbolo di un paese, di una cultura e di una tradizione radicata nell’animo e nei cuori dei suoi abitanti.
Paola Fortunato