TREBISACCE Droga, doppio colpo degli agenti della Polizia Stradale di Trebisacce diretti dall’Ispettore Carmine Nadile che, nel corso del quotidiano controllo esercitato sulla S.S. 106, hanno messo a segno due brillanti operazioni di polizia giudiziaria, entrambe per detenzione di sostanze stupefacenti. Nel primo caso, registratosi alcuni giorni addietro, gli uomini dell’Ispettore Nadile mentre erano in servizio nel tratto della 106…
COMUNICATO Ripercorse le tappe che hanno segnato il successo dei 35° anni della Scuola di Musica “F. Cilea” Si è conclusa con grande e appassionato successo di pubblico e di critica, presso l’area antistante della Sala Varcasia, in Castrovillari, lo scorso 30 Giugno, l’anno Scolastico Musicale 2023/24 della Scuola di Musica “F. Cilea” che per l’occasione ha anche festeggiato i…
COMUNICATO STAMPA DONNEINCAMMINO: GRANDE SUCCESSO PER IL PROGETTO LEGATO AI LABORATORI PER LA CRESCITA PERSONALE E PROFESSIONALE PATERNO CALABRO – Si è concluso, in un clima di solidale emozione e concreta fattività, registrando un grande successo in termini di partecipazione, entusiasmo e coinvolgimento, il progetto Donne in Cammino – Laboratori per la crescita personale e professionale, promosso dall’Associazione DonneinCammino guidata…
TREBISACCE L’Architetto Angelo Malatacca di Trebisacce, dal 2018 presidente regionale di Italia Nostra, nel corso dell’Assemblea Nazionale svoltasi nella Capitale è stato eletto Consigliere Nazionale della stessa benemerita Associazione Onlus. Associazione che, fondata nel 1951 dal Prof. Umbrto Zanotti Bianco insieme a un pool di urbanisti, di ambientalisti, di artisti, di storici e di critici d’arte, da oltre 70 anni…
ROCCA IMPERIALE-18/10/2016: Autovelox comunale nel mirino
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ROCCA IMPERIALE Autovelox comunale: una vera e propria gallina dalle uova d’oro che però, sulla destinazione degli oltre 5milioni di euro fatti incassare al comune negli ultimi due anni, fa litigare Maggioranza e Opposizione. Secondo una rivista specializzata il rilevatore di velocità di Rocca Imperiale, del tipo fisso e a raggi infrarossi per cui funziona anche di notte, installato dall’esecutivo precedente sulla S.S. 106 nel tratto a 4 corsie che attraversa il territorio comunale, è infatti al secondo posto in Italia per il suo fatturato annuo. Un vero bancomat, insomma, per un comune di circa 3mila abitanti. Nonostante la sua grande generosità l’autovelox è stato però al centro di un vivace botta e risposta tra la Minoranza che all’epoca lo ha fatto installare e l’attuale Maggioranza che ne ha ereditato i benefici. Ebbene, secondo la Minoranza, nonostante le entrate milionarie che dovrebbe agevolare il compito dell’esecutivo, l’attività amministrativa sarebbe ferma al palo. «Abbiamo lasciato nelle mani di questa amministrazione un vero patrimonio». Ha affermato il capogruppo di Minoranza Giovanni Gallo con l’intento di contestare le difficoltà finanziarie lamentate dal sindaco Ranù. «Si tratta – ha aggiunto l’ex candidato a sindaco – di numeri da capogiro per un piccolo comune come Rocca in cui, nonostante queste risorse straordinarie, l’attività amministrativa non decolla e quel poco che si intravede è esclusivamente figlia della precedente amministrazione. Un esempio per tutti – ha concluso l’ex candidato-sindaco – è il Lungomare: abbiamo lasciato un progetto esecutivo che andava soltanto appaltato ma dopo quasi tre anni i lavori sono ancora in alto mare». Pronta la replica del sindaco Ranù: «La Minoranza consegna alla stampa dati falsi, frutto di mera fantasia, di confusione o, peggio ancora, di mala fede». Così il primo cittadino ha precisato che il 50% degli introiti se ne andrebbero per le spese di gestione dello stesso autovelox e con parte della rimanenza il Comune sarebbe impegnato ad onorare i debiti ereditati dall’esecutivo precedente, per cui dei 5milioni e mezzo incassati negli anni 2014-2015 nelle casse sarebbero riamasti solo 900mila euro. «In ogni caso – ha concluso Ranù dopo aver citato debiti ereditati (270mila euro a Poste Italiane e 200mila euro alla società di gestione dell’impianto) mi preme ribadire che lo spirito non è quello di fare cassa ma di prevenire sinistri mortali su una delle arterie più pericolose d’Italia che ne corso degli anni ha mietuto centinaia di vittime».
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