AMENDOLARA-16/12/2016: I migranti ospitati presso l’Hotel Grillo devono essere trasferiti altrove
AMENDOLARA I migranti ospitati presso l’Hotel Grillo devono essere trasferiti altrove. In questa direzione c’è l’impegno de Prefetto che in parte ha già provveduto a ridurne il numero che è passato da oltre 100 a circa 60. Non è una questione di razzismo perché Amendolara ha ampiamente dimostrato la propria vocazione alla solidarietà e all’accoglienza ma non è ammissibile che in una comunità di 3mila anime ci siano 200 immigrati. E’ quanto ha sostenuto il sindaco di Amendolara Ciminelli nel corso dell’ultimo consiglio comunale nel corso del quale si è discusso a lungo del problema e, dopo i doverosi chiarimenti tra le parti, si è registrata una sostanziale convergenza tra Maggioranza e Opposizione. Bastano e avanzano, secondo l’avv. Ciminelli, i circa 100 migranti ospitati presso il CAS (centro di accoglienza straordinario) anche perché l’ospitalità in atto presso l’Hotel Grillo, non essendo assimilabile ad alcuna forma di accoglienza prevista dall’attuale normativa e dall’accordo con l’Anci (3 immigrati per 1.000 abitanti), non è compatibile né per chi la riceve, né per la comunità locale. Altro argomento di cui si è occupato il consiglio comunale riguarda le opere pubbliche per un importo complessivo di circa 1milione di euro (riqualificazione del Lungomare, posa in mare dei dissuasori contro la pesca a strascico e consolidamento nel centro storico) che in un primo momento erano state definanziate dalla Regione e che, con buona pace di Maggioranza e di Opposizione sono state rifinanziate. Entrando nel vivo dei lavori il consiglio ha approvato l’adesione al nuovo “Gal della Sibaritide” impegnandoo le somme necessarie all’acquisto delle quote per entrare nel partenariato. Ha quindi votato l’adesione al nuovo soggetto pubblico istituito dalla Regione al posto della Sorical per la gestione dell’acqua in Calabria; ha quindi proceduto alla variazione del bilancio in entrata con una somma di 65mila euro ed ha, infine, omaggiato il dipendente comunale Vincenzo Aurelio che ha lasciato il servizio per raggiunti limiti d’età dopo lunghi anni di onorato servizio.
Pino La Rocca