Rocca Imperiale-16/12/2016: La minoranza supera l’etica politica e passa all’invettiva personale

Katia Morano
Katia Morano

In clima prenatalizio si respira aria di accuse e di presunti misfatti. Nella giornata odierna (16/12/2016) sulla pagina “Rocca Continua a Crescere” è stata pubblicata una lista dichiaratamente accusatoria e moralizzatrice contro diversi appartenenti alla corrente maggioritaria in consiglio comunale. Una lista che esordisce con “Parentopoli 2.0” e che invita i suddetti membri a vergognarsi. In particolare si asserisce aver favorito assunzioni lavorative, prossime al gruppo sanguigno e non. Fermento politico che solitamente contraddistingue le opposte fazioni in tempi di comizi ma che sembrano, oggi, ripresentarsi a distanza di due anni e mezzo dall’insediamento della nuova giunta, travalicando i limiti del diritto di critica per entrare nell’invettiva personale. Invero, l’esortazione a fare ammenda rispetto al proprio operato cui sottende l’adesione ad un “Io deontico” giusto, appare lungi da una critica pertinente alla realtà. I politici locali di vecchia data, celati dietro la maschera di una pagina Facebook, dovrebbero ben sapere che l’operato amministrativo di un Comune, quindi anche l’assunzione, avviene tramite provvedimento dirigenziale. Dovrebbero ben sapere che ogni obiezione alle procedure concorsuali gestite dal Comune avrebbe dovuto trovar sede presso gli organi competenti, ANAC o TAR. Ciò che stupisce maggiormente è l’attacco strumentale verso l’anello più debole, in termini di esperienza, verso chi è entrato in politica da poco, tra l’altro con suggestioni del legame affettivo di tipo proprietario e maschilista. La copertura di ruoli che si prestano ad un’esposizione pubblica non dovrebbe, in nessun caso, consentire un accanimento gratuito e personale soprattutto quando suddette critiche non trovano conferma con l’opinione pubblica. Al contrario, il termometro morale popolare, mostra indici di adesione e soddisfazione per l’operato trasparente.

Katia Morano