Trebisacce-27/05/2012: Workshop:Ambiente e desertificazione in Calabria
Trebisacce: 28/05/2012
Dal Workshop arrivano intese per una nuova politica a difesa del territorio.
Anche il nostro territorio è a rischio di desertificazione, dipendendo dall’aridità, dalla siccità, dal degrado del suolo per erosione e salinizzazione e dai cambiamenti della vegetazione, ed è influenzato dal cambiamento climatico. “Desertificazione significa il degrado del suolo nelle zone aride, semi aride e sub-umide secche risultante da numerosi fattori, comprese le variazioni climatiche e le attività umane”. Anche nelle aree sensibili alla desertificazione dell’Italia meridionale e insulare gli impatti delle variazioni climatiche potrebbero comportare un aumento del rischio di desertificazione. Da qui la necessità di continuare il lavoro di sinergia con i ricercatori universitari e con gli enti territoriali comunali e sovra-comunali per tutelare e difendere il nostro territorio, risorsa unica e non riproducibile. E’ questa solo una parte minimale dei concetti espressi ed emersi dagli autorevoli relatori intervenuti all’interessantissimo workshop “ Ambiente e desertificazione in Calabria”, tenutosi lo scorso 27 maggio nella sala del Miramare Palace Hotel ,organizzato dal locale Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio Cosentino, dall’Unical e dall’associazione Italiana Insegnati di Geografia. Marsio Blaiotta, presidente del Consorzio con anni di esperienza maturata sul campo, ha affermato che il progetto di lavoro con l’Unical già avviato e presentato rappresenta solo l’inizio di un percorso scientifico per lo studio dettagliato del territorio e che a breve nascerà un vero e proprio laboratorio di ricerca e di sviluppo che consentirà all’ente Consorzio di intervenire in modo ancora più mirato sui miglioramenti da apportare in tutti i settori di competenza considerando la nuova riperimetrazione effettuata che allarga notevolmente la nostra sfera di interventi quotidiani. Capita spesso a noi cittadini di disconoscere gli utili interventi manutentivi effettuati dal Consorzio e a colmare questa lacuna informativa è intervenuto l’abile e competente direttore del Consorzio Biagio Cataldi che ha presentato, al numeroso pubblico presente in sala, l’intera rete idrica del consorzio. Snocciolati e offerti alla conoscenza tutti gli impianti irrigui (dx Crati, Mirto, Rete scolante con i sui 385 canali, gli sbocchi al mare e la loro pulitura quasi quotidiana dalla sabbia e quant’altro, di sollevamento, ecc). Un mix di saperi e conoscenze che ha penalizzato, loro malgrado, gli assenti. L’apertura dei lavori è stata affidata al fisico ricercatore dell’Enea di Roma, Maurizio Sciortino, che ha disquisito sui processi principali che causano la desertificazione. Da notare che all’ingresso della sala lo staff organizzativo ha esposto al pubblico diversi quadri-foto raffiguranti tantissimi territori arsi e recuperati alla vegetazione con particolari tecniche e con l’utilizzo di un trattore-aratro per rendere più agevole il lavoro umano. Tiziana Banini ha presentato il volume:”Desertificazione e degrado del suolo”;M. Karafi dalla Tunisia ha presentato l’Ecopark,la Technopole de Borj-Cedria, Nic Pacini ha spiegato i contenuti della Direttiva 2000/60/CE e l’indice di qualità morfologica (QM). Anastasia Macario ha relazionato sui sistemi di depurazione delle acque del Crati per l’agricoltura. Diversi gli interventi dal pubblico. Michele Trematerra, assessore regionale, ha sottolineato che la nuova politica per il territorio non può prescindere da un complessivo piano urbanistico e che se vogliamo un eco sistema in equilibrio nella fase di rivisitazione del sistema, tutte le azioni dovranno mirare alla riqualificazione del territorio che consentirà miglioramenti, occupazione e si contrasterà lo spopolamento soprattutto dai centri montani. Franco Mundo, sindaco di Trebisacce, ha riconosciuto il ruolo fondamentale del Consorzio nella consapevolezza che da un punto di vista idro-geologico il territorio è fragile. “Sono questi gli incontri che promuovono e valorizzano il territorio e che contribuiscono a realizzare un nuovo modo di fare politica che farà sintesi delle proposte e svilupperà una valida sinergia tra le comunità” ha chiosato Giuseppe Ranù, consigliere Provinciale a cui si è aggiunto con altre argomentazioni il dirigente regionale del Pd, Franco Pacenza.
Franco Lofrano