ROSETO CAPO SPULICO-27/01/2017: Il Castello Federiciano è stato messo in vendita.
ROSETO CAPO SPULICO Il Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico, una delle più affascinanti e prestigiose testimonianze del dominio normanno in Calabria, è stato messo in vendita. Il suo straordinario valore storico e monumentale di fatto non produce reddito a sufficienza e gli attuali proprietari, che l’hanno acquistato e lo hanno ristrutturato a proprie spese, lo hanno messo in vendita ad una cifra accompagnata da diversi zeri per cui non sarà facile alienarlo e monetizzare le enormi risorse impegnate per recuperarlo allo stato conservativo in cui si trova attualmente. Lo hanno deciso gli attuali e benemeriti proprietari i quali, vincendo l’inerzia e forse anche la mancanza di disponibilità economica dell’istituzione locale, lo hanno acquistato una ventina di anni addietro dal Barone Mazzario di Napoli nelle cui mai il Castello rischiava di andare in rovina e, posto che il Ministero non prevede finanziamenti pubblici a beneficio dei privati, lo hanno recuperato e riqualificato a proprie spese riportandolo al suo antico splendore. In realtà il “Castrum Petrae” di Roseto, insieme ai Castelli di Oriolo e di Rocca Imperiale, alle rocche ed alle torri costiere di avvistamento e di difesa disseminate lungo la costa, è inserito nell’ambizioso itinerario turistico disegnato “Sulle orme di Federico II”, ma nonostante gli sforzi compiuti dalla famiglia Cosentino, finora ha continuato a rappresentare solo il prestigioso simbolo di Roseto e di tutto l’Alto Jonio. Condizionati dai vincoli storici e paesaggistici esistenti, i proprietari non hanno infatti potuto valorizzarne in pieno le enormi potenzialità. Da qui la sofferta decisione di metterlo in vendita. Il Castello di Roseto Capo Spulico (nella foto) che si erge maestoso su una roccia a picco sullo Jonio, in posizione strategica rispetto a tutto il golfo di Taranto occupa un’area di circa mille mq. con accesso diretto al mare e dispone di circa 10mila mq. di terreno di pertinenza. All’interno della rocca vi sono un ampio cortile, dotato di cisterna centrale, i resti delle scuderie, magnifici saloni di rappresentanza e spaziose stanze arredate secondo lo stile medioevale. Di recente, a completare l’indagine storica basata su studi degli Archivi Zaristi, si ha notizia che, nel Castello sarebbe stata custodita, da Federico II, la Sacra Sindone. Tale scoperta sarebbe avvalorata dagli studi sui lapicidi del Castello, che hanno portato alla lettura del segno del “ Grifone”, appartenuto a Federico II e al “Sigillo di Salomone” che riproduce quello del Tempio di Gerusalemme. Attualmente il Castello è utilizzato solo per la ristorazione e la convegnistica ma, nonostante le sue enormi potenzialità, non è stato mai valorizzato appieno come attrattore turistico e finora ha continuato a rappresentare solo un maestoso e austero, ma inutile testimone del tempo.
Pino La Rocca