Trebisacce-17/02/2017:La valutazione del processo di apprendimento ( di Pino Cozzo)
La valutazione del processo di apprendimento
di Pino Cozzo
Alla pratica valutativa viene riconosciuto un significato fondamentale, sia come regolazione del processo educativo, in itinere, sia come estrinsecazione di un giudizio di merito, a fine periodo scolastico, sulle conoscenze acquisite, sulle competenze maturate e sulla capacità degli alunni, intesa, quest’ultima, come autoanalisi, percezione di sé in rapporto agli altri, capacità di scelta in presenza di situazioni problematiche, di giudizio, di orientamento. La valutazione è generalmente preceduta dalla misurazione; essa è essenzialmente una forma di osservazione e di rilevazione di dati, situazioni, risultati; impegna un processo mentale prevalentemente induttivo; come insegnano la docimologia e la psicometria, deve corrispondere, per quanto possibile, a criteri di oggettività, di validità e di completezza. La valutazione, che interpreta i risultati, gli eventi osservati e quelli attesi, le possibilità fatte rilevare alla partenza e quelle finali, é, soprattutto, educativa e può essere uno strumento di innovazione e cambiamento o di conservazione, in funzione dei fini dell’educazione. La valutazione iniziale è di fondamentale importanza; è la fase, a seguito dell’accertamento dei livelli di partenza, in termini di conoscenze, competenze e capacità, della decisione e strutturazione del progetto educativo e dell’azione didattica. La valutazione continua o formativa si coestende al processo educativo, lo accompagna lungo tutto il percorso; è utile e necessaria per introdurre correttivi e ricalibrare l’azione didattica, se si riscontra che alcuni obiettivi intermedi non sono stati raggiunti. La valutazione finale, o sommativa, è un consuntivo, un bilancio relativo ad un periodo, o di fine anno, o di fine ciclo e tiene conto della progressione rispetto ai livelli di partenza, dell’impegno, del metodo, della modalità di partecipazione al dialogo educativo, del livello medio della classe ecc. La scuola definisce le iniziative di sostegno e di recupero a favore degli studenti con debito formativo, utilizzando anche le risorse finanziarie disponibili. La verifica del superamento delle lacune in parola avviene entro la fine dell’anno scolastico. L’attività svolta dagli alunni presso aziende, qualora presenti caratteristiche tali da poter configurarsi come attività didattica, sulla base di accordi nazionali o locali, è oggetto di valutazione, secondo i criteri individuati dagli Organi Collegiali. Parimenti, sono oggetto di valutazione le attività di “stage” in aziende e di formazione effettuate durante l’anno scolastico, anche in attuazione di appositi progetti autorizzati. Sono, altresì, individuati i criteri per il riconoscimento dei crediti formativi relativi alle attività realizzate nell’ambito dell’ampliamento dell’offerta formativa o liberamente effettuate dagli alunni e debitamente accertate e certificate. Gli studenti che, al termine delle lezioni, a giudizio del consiglio di classe, non possono essere valutati per malattia o trasferimento della famiglia, sono ammessi a sostenere, prima dell’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, prove suppletive, che si concludono con un giudizio di ammissione o non ammissione alla classe successiva. Per garantire la piena attuazione del diritto allo studio, il Dirigente Scolastico, sentiti i singoli Consigli di classe, potrà ammettere agli esami suddetti gli alunni che sono stati costretti per lungo periodo, anche per ragioni diverse da quelle indicate, ma, comunque, ritenute ostative della regolare frequenze. A tale proposito, la Scuola promuove iniziative volte al potenziamento ed alla qualificazione dell’offerta di integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale o seguiti in regime di day hospital.