Roseto Capo Spulico-11/03/2017:FONDO DI SOLIDARIETÀ COMUNALE, IL SINDACO MAZZIA AI COLLEGHI SINDACI: “DIFENDIAMO I NOSTRI BILANCI DAL DEFAULT”
- COMUNICATO STAMPA –
FONDO DI SOLIDARIETÀ COMUNALE, IL SINDACO MAZZIA AI COLLEGHI SINDACI: “DIFENDIAMO I NOSTRI BILANCI DAL DEFAULT”
L’annosa questione del Fondo di Solidarietà Comunale attanaglia quasi 600 comuni in Italia e 13 comuni calabresi. Il prelievo forzoso applicato dallo Stato Centrale ai danni dei piccoli centri, per lo più a vocazione turistica, rischia di mandare al default finanziario le casse comunali. Roseto Capo Spulico, tra i 13 Comuni calabresi è il secondo per prelievo forzoso, con una percentuale del 66% dell’introito IMU e Tasi, che nel 2016 è stato pari a circa 700.000 €, una cifra che non ha bisogno di ulteriori commenti e che ha creato non poche difficoltà nella gestione dei servizi e degli standard qualitativi che la cittadina jonica ha da sempre garantito ai cittadini e ai propri ospiti. Il Sindaco Rosanna Mazzia, perciò, non ci sta, e si rivolge ai colleghi sindaci calabresi toccati dal FSC, per concordare una linea comune nella risoluzione di questa problematica. Il primo cittadino rosetano ha così coinvolto i colleghi di Montauro, Sellia Marina, Diamante, Falconara Albanese, Guardia Piemontese, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Scalea, Tortora, Villapiana e Cotronei, con una missiva in cui esprime tutto il suo disappunto e la volontà di intraprendere insieme iniziative politiche forti per evitare il rischio di tracollo finanziario dei comuni colpiti dal Fondo di Solidarietà Comunale.
Qui di seguito la lettera del Sindaco Rosanna Mazzia ai colleghi calabresi:
“Siamo tutti accomunati, anche se in misura diversa, dalla forte criticità rappresentata dal prelievo operato dallo Stato sui nostri conti attraverso il cd. Fondo di Solidarietà Comunale (per noi negativo) ed in particolare dalla cospicua quota di contribuzione posta a carico dei nostri Comuni, che hanno la disavventura di essere a forte valenza turistica.
Nel mio lungo, quanto inutile (fino a questo momento) pellegrinaggio, che si protrae dal 2015, tanto al Ministero delle Economia e delle Finanze, nonché al Ministero dell’Interno, all’ANCI e da ultimo all’IFEL, le risposte non sono mai state esaustive, traducendosi da un forbito burocratese, in un semplice “Ci dispiace….”!!!!
Il problema è evidentemente di natura Politica, visto che senza una massiva azione di pressing sulle deputazioni che fanno riferimento al, fortunatamente, cospicuo numero di Comuni coinvolti, o per meglio dire travolti, da questa sciagura non ci potrà essere alcuna vera correzione dell’algoritmo che non considera, per noi, il fatto che il differenziale tra capacità fiscale e servizi standard è ammalorato dalla circostanza che non si tiene conto né della popolazione fluttuante e neppure dei costi per servizi aggiuntivi propri di località turistiche.
A tal proposito nelle scorse settimane ho interessato sia la deputazione calabrese che le Commissioni competenti alla Camera ed al Senato, da cui non ho ancora avuto risposta.
Trovo estremamente opportuna, perciò, l’iniziativa dei Comuni Piemontesi dell’Unione della Via Lattea di costruire una rete che ci consenta di rimanere costantemente in contatto sulla vicenda, soprattutto alla luce delle sentenze del Tar Lazio, una delle quali riguarda il Comune di Cotronei, che lasciano intravvedere qualche spiraglio. Così come ho già dato loro la mia disponibilità sulle altre ipotesi di lavoro proposte.
Penso, altresì, che sarebbe utile incontrarci per concordare anche noi scelte comuni che vadano dalla richiesta immediata di restituzione delle somme trattenute per l’anno 2015 a quant’altro volessimo mettere in campo per difendere i nostri bilanci dal sicuro default …almeno in quelli in cui il prelievo è insostenibile il rischio è davvero concreto (siamo tutti alle prese con le difficoltà derivanti dal FSC sui conti consuntivi e sugli ormai imminente bilanci previsionali …per darvi la dimensione al mio Comune nel solo anno 2016 sono stati trattenuti 700.000 euro !!!), rafforzando le nostre singole posizioni.
Non c’è dubbio che siamo di fronte alla negazione del principio di federalismo fiscale, non potendo noi garantire ai nostri Cittadini i servizi essenziali ed ai nostri Ospiti, che in Calabria hanno deciso di investire comprando la seconda casa, quei servizi che caratterizzano e qualificano delle località turistiche come la Calabria merita e come noi ci sforziamo di essere malgrado tutte le ristrettezze. In questo modo, nel giro di un paio di stagioni ci saremo definitivamente, e senza nostra colpa, giocati la possibilità di continuare a fare turismo. E con essa le ultime speranze di rilancio e di ripresa”.
Oltre ai sindaci dei 13 Comuni calabresi, il Sindaco Mazzia ha proposto gli stessi punti di riflessione ai deputati e senatori calabresi in Parlamento; al Presidente della Conferenza Stato Regioni, On. Enrico Costa; al Direttore dell’Ufficio di Segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni, Dott. Antonio Naddeo; al Presidente della Commissione Programmazione Economia e Bilancio, On. Giorgio Tonini; al Presidente della Commissione Finanze e Tesoro al Senato, On. Mauro Marino; al Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, On. Maurizio Bernardo; al Presidente della Commissione Bilancio della Camera, On. Francesco Boccia; al Presidente della Regione Calabria, On. Mario Oliverio; al Presidente ANCI, On. Antonio De Caro; e al Presidente Anci Calabria; Avv. Peppino Vallone, perchè tutti si rendano parte diligente, ognuno per la sua funzione e ruolo, per correggere questa stortura legislativa ed evitare che lo Stato si trasformi in un novello Robin Hood al rovescio, che toglie ai poveri e ai piccoli per dare ai ricchi e grandi.
Giovanni Pirillo
Comunicazione Istituzionale
Comune di Roseto Capo Spulico