Alto Jonio-23/03/2017: Allarme tumori
ALTO JONIO L’invito ad alzare la guardia contro l’intensificarsi delle patologie neoplastiche nei territori dell’Alto Jonio e della Sibaritide, che è stato rivolto da Pasquale Brunacci che presta servizio presso l’INT (istituto nazionale tumori) di Milano come operatore sanitario, ha avuto l’effetto che lo stesso si era prefissato. Quello cioè della presa di coscienza, da parte dei cittadini e degli amministratori locali affinchè ognuno per la propria parte, ci si renda conto e ci si impegni a correggere i propri gli stili di vita ed collaborare per cercare di eliminare le cause che possono aver influito su quella che ormai sta diventando un vera e propria epidemia. Alle sollecitazioni di Brunacci ad alzare la guardia, per primo ha risposto il dottor Vincenzo Gaudio sindaco di Alessandria del Carretto che da medico interessato alla prevenzione si è detto preoccupato per i casi tumorali che nel suo piccolo comune di montagna, dall’aria e dall’ambiente apparentemente salubre, hanno colpito ben 5 giovani, il quale ha posto una serie di interrogativi inquietanti sui possibili fattori di rischio esistenti nell’ambiente e si è chiesto che fine abbia fatto il registro dei tumori. Ma, con una specie di effetto domino, le reazioni, le prese di posizione e le richieste di chiarimenti e di consigli al diretto interessato sono state veramente tante: da Rossano il dottor Licciardi si è detto pronto ad organizzare un convegno medico per approfondire la tematica e sollecitare l’istituzione del registro dei tumori per tenere sotto controllo la situazione. Altro sindaco dichiaratasi sensibile al problema è stata la dr.ssa Di Palma sindaco di Albidona la quale si è detta soddisfatta degli ”screening” che si stanno facendo in provincia di Cosenza ma ha sollecitato tutti a cambiare gli stili di vita che possono avere influenza su questa grave patologia. Due invece le reazioni registratesi a Villapiana da parte di amministratori locali: l’assessore all’Ambiente Stefania Celeste ha chiesto spiegazioni sulla istituzione di uno “Sportello della Salute”, mentre il consigliere di Minoranza Diana Giacobini, familiarmente toccata dal problema, si è detta pronta ad intraprendere iniziative concrete per eliminare dall’ambiente eventuali fattori di rischio. Tante insomma le reazioni, anche di privati cittadini. L’auspicio di tutti è che le istituzioni preposte facciano la loro parte ed evitino di mettere la testa sotto la sabbia perché le malattie neoplastiche non guardano in faccia nessuno.
Pino La Rocca