Amendolara-23/03/2017: Gli immigrati protestano per la mancata consegna dei documenti
ALTO JONIO Problema immigrati sempre caldo: mentre ad Amendolara i migranti ospitati nel CAS (centro di accoglienza straordinaria) di Amendolara nella giornata di ieri hanno attuato una protesta occupando la Statale 106 e provocando rallentamenti al traffico, a Villapiana il tema degli immigrati ha tenuto banco e animato il dibattito nell’ultimo consiglio comunale. La protesta dei migranti ospitati presso il CAS di Amendolara, secondo quanto loro stessi hanno riferito, sarebbe motivata dal fatto che non hanno ancora ricevuto i documenti che attendono da otto mesi. Documenti che permetterebbero loro di lasciare il CAS e di trasferirsi in altre destinazioni europee o del nord-Italia andando così a raggiungere, molto probabilmente, i loro congiunti. Gli stessi migranti, lamentavano inoltre un’insufficiente assistenza sanitaria ed il fatto che sono costretti ad indossare ancora i vestiti che avevano nel momento del loro arrivo. La protesta dei migranti, ancorchè pacifica, è stata comunque tenuta sotto controllo dalle Forze dell’Ordine che, oltre ad evitare che la protesta degenerasse hanno disciplinato il traffico che ha subito solo dei rallentamenti ed è rientrata nella tarda mattinata di ieri. Dello stesso problema dei migranti si è discusso a Villapiana nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Villapiana, come del resto tutti i comuni grandi e piccoli della Provincia, non si può chiamare fuori dal problema accoglienza e rifiutarsi di rispondere alle reiterate sollecitazioni della Prefettura, altrimenti alle centinaia, o forse migliaia, di immigrati già residenti, se ne aggiungeranno un’altra cinquantina senza però alcuna garanzia di sicurezza, di organizzazione e senza alcuna copertura economica. A sollevare il problema è stato il capogruppo di Minoranza Luigi Bria il quale ha chiesto al sindaco Montalti cosa ci sia di vero circa le voci dell’imminente arrivo di 30 “profughi” nel centro storico, lamentando il fatto che i cittadini non siano stati informati. «Se invece, – ha dichiarato il capogruppo del PD Bria – il Comune si rende disponibile e accetta di organizzare uno SPRAR la situazione potrà essere sotto controllo anche perché si tratta di ospitare delle famiglie di immigrati e così Villapiana si allinea a quanto lodevolmente stanno facendo tanti altri comuni». Il sindaco Paolo Montalti a questo punto ha illustrato la posizione del Comune dimostrando di condividere l’ipotesi dello Sprar che, per il comune di Villapiana, in base agli abitanti, prevede l’accoglienza di soli 23 immigrati, che sarebbero ospitati con tutte le garanzie offerte a chi organizza uno Sprar. «Non abbiamo alcun pregiudizio razziale – ha dichiarato il sindaco Montalti – e, del resto, se non accettiamo la proposta del Prefetto, invece di 23 è facile che ne mandino una cinquantina e allora sarebbero veramente problemi seri. Stiamo perciò valutando il progetto-assistito-Sprar per 23 migranti da sottoporre al ministero dell’Interno per l’accesso ai finanziamenti che, oltre all’accoglienza, prevede un’assistenza dignitosa, l’alfabetizzazione e l’integrazione e lo faremo – ha concluso il primo cittadino – dopo averlo deciso collegialmente e facendo ricorso a un’associazione accreditata presso lo stesso Ministero».
Pino La Rocca