Trebisacce-01/05/2017:Le Primarie del Pd (di Riccardo De Nardi)

Le elezioni di medio termine si tengono negli Stati Uniti e riguardano il Congresso, le assemblee elettive dei singoli Stati, e alcuni dei governatori dei singoli Stati. Non riguardano l’elezione del presidente degli Stati Uniti.

Si tengono il primo martedì dopo il primo lunedì del mese di novembre degli anni pari e riguardano i 435 membri della Camera dei rappresentanti e un terzo dei 100 membri del Senato (alternativamente 33 o 34). Le elezioni di metà mandato si tengono a metà del mandato presidenziale (4 anni), e da ciò deriva la loro denominazione.

Le elezioni di metà mandato finiscono per assumere un’importante dimensione politica di giudizio dell’operato del presidente e dal loro esito è possibile fare analisi di previsione in ordine alle scelte politiche del successivo biennio.

Ora, non voglio fare dei paragoni da megalomane che risulterebbero inopportuni nonché ridicoli, però, le elezioni per le Primarie del PD di ieri 30 aprile, in un certo qual modo, hanno avuto questo significato, ovvero quello di dare una dimensione politica di giudizio, ma non dell’operato del presidente, bensì dell’efficacia dell’azione di indirizzo del PD locale, ma soprattutto dell’azione di coloro i quali, forse in modo superficiale, hanno ritenuto che creare un problema all’unico, ad oggi, esponente presentabile del PD significasse trarne un vantaggio in termini di elezioni Amministrative, non rendendosi conto che, alla lunga porterà un danno a Trebisacce ai Trebisaccesi ma soprattutto loro in quanto Trebisacces, forse.

Ieri, mi sarei aspettato un’affluenza molto più alta che avrebbe anestetizzato tutti quei presunti sostenitori del PD che hanno un pò in modo strategico indirizzato il risultato finale. Lo so, è una mia convinzione che non ha dati su cui fondarsi, ma come diceva uno che la politica la conosceva molto approfonditamente, a pensar male si fa peccato, ma si ci azzecca sempre.

Dunque, faccio un appello ai Trebisaccesi, smettiamola di pensare che noi siamo sempre e comunque “i chiù spirt i tutt” perché se così fosse, del problema ospedale non ne avremmo dovuto parlare perché non doveva esistere come problema, la caserma della guardia di finanza non si trovava a Sibari, il nostro territorio non si sarebbe dovuto trovare in questo stato di depauperamento costante.

L’assenza di un partito forte è stato uno dei tanti motivi per cui a Trebisacce è venuto chiunque a rastrellare voti quando servivano.

Meditiamo sulle prossime Amministrative del 11 giugno, perché la politica se fatta bene è il fondamento del benessere di tutti e non di pochi piccoli eletti.

Riccardo De Nardi