TREBISACCE-25/06/2017: «La Minoranza non è ancora uscita dall’incubo della sconfitta e, disertando il primo consiglio comunale destinato all’insediamento del nuovo esecutivo e sottraendosi al confronto politico-istituzionale, in realtà manifesta una evidente mancanza di riguardo verso la cittadinanza e verso i propri elettori».
TREBISACCE «La Minoranza non è ancora uscita dall’incubo della sconfitta e, disertando il primo consiglio comunale destinato all’insediamento del nuovo esecutivo e sottraendosi al confronto politico-istituzionale, in realtà manifesta una evidente mancanza di riguardo verso la cittadinanza e verso i propri elettori». E’ la risentita risposta del sindaco Franco Mundo all’iniziativa della Minoranza consiliare formata dai primi quattro candidati della Lista “Trebisacce Libera” i quali, attraverso un documento sottoscritto da Maria Bianchi, Cinzia Tufaro, Antonio Cerchiara e Daniela Nigro, hanno rinunciato a presenziare il consiglio comunale ritenendo, per una serie di ragioni, irrituale e inopportuna la sede scelta (Anfiteatro del Lungomare) e definendo la pubblica piazza un mero momento di autocelebrazione. Secondo la Minoranza, che ha comunicato le ragioni della propria rinuncia anche al Sig. Prefetto, il consiglio comunale, sia per il rispetto dell’apposito Regolamento che per l’importanza degli argomenti, si doveva tenere nella sua sede istituzionale che è l’aula consiliare. «Desta meraviglia e sconcerto – ha replicato il riconfermato primo cittadino Franco Mundo – la decisione di disertare il consiglio comunale di insediamento della nuova amministrazione assunta dall’Opposizione che paventa ossessivamente il pericolo dell’autocelebrazione. A questo proposito – ha aggiunto ancora il sindaco Mundo invitando gli avversari a verificare sul web quanti comuni adottano queste scelta – pare opportuno rilevare che si è scelto di tenere il consiglio all’aperto al fine di consentire, vista anche l’importanza degli argomenti, la più ampia partecipazione ed evitare, tenendolo in un’aula consiliare peraltro sprovvista di impianto di condizionamento, problemi anche di natura logistica perché insufficiente e inadeguata ad ospitare tutti coloro che vogliono assistere ai lavori. In ogni caso – ha aggiunto l’avv. Mundo accennando all’incubo della sconfitta e alla mancanza di riguardo verso la comunità – a parte la stranezza della decisione e le sterili discussioni sulla scelta della sede, giova evidenziare che il consiglio comunale è la sede privilegiata per discutere e per proporre idee e progetti, prescindendo dalla formalità del luogo dove si tiene la pubblica assise». Secondo il primo cittadino, anzicchè attribuire agli altri la colpa del proprio insuccesso, sarebbe il caso di fare qualche riflessione critica e un’attenta valutazione dell’esito del voto. Volendo quindi confutare la presunta irritualità della sede invocata dalla Minoranza per rispetto al Regolamento Comunale sui lavori del Consiglio, il sindaco Mundo, esaminando l’art. 2 del Regolamento e definendo quello della Minoranza un ulteriore “scivolone”, sostiene trattarsi di una seduta non rientrante nelle sessioni ordinarie o straordinarie del civico consesso ma avente una specificità insita nella legge e prova ne sarebbe che la stessa è convocata dal sindaco neo-eletto prima ancora che vengano nominati il presidente del consiglio, il vice-sindaco e i componenti della Giunta Comunale.
Pino La Rocca