Trebisacce-29/09/2017:VERIFICA PIANO PASTORALE 2016-2017- S.E. Mons. Francesco Savino in visita alle parrocchie (di Pino Cozzo)

Pino Cozzo

VERIFICA PIANO PASTORALE 2016-2017- S.E. Mons. Francesco Savino in visita alle parrocchie

di Pino Cozzo

 

Tenendo fede alle indicazioni del Vescovo, Mons. Francesco Savino, tutte le parrocchie della Diocesi di Cassano Ionio hanno cercato di porre in essere un piano pastorale che ripercorresse le linee guida tracciate da Papa Francesco e dagli  ordinari diocesani. Un incontro di verifica si è tenuto nella Chiesa Cuore Immacolato della B.V.M., che è retta da Don Vincenzo Calvosa, con il prezioso aiuto di Don Nicola Cataldi e Don Claudio Bonavita, il giorno 7 giugno scorso. Vi hanno partecipato molti rappresentanti dei Consigli pastorali delle chiese della Vicaria di Trebisacce. Tutti hanno cercato di riconoscere la generosa ricchezza presente nel nostro territorio, nel tentativo di dar vita a momenti aggregativi e con le feste in onore della Madonna e dei santi, per il coinvolgimento dei cristiani credenti, ma anche e soprattutto, per scuotere le coscienze dei non credenti. Ciò al fine di evidenziare le peculiarità della parrocchia all’interno del progetto pastorale diocesano. Ogni attività è stata comunque svolta tenendo presente i tratti indicati nelle linee guida tracciate da S.E., e cioè, l’umiltà, il disinteresse e la beatitudine, che sono la forza trainante ed interiore per vivere e prendere decisioni importanti. Nella sua profonda ed accorata introduzione, Mons. Savino ha detto che l’evangelizzazione riguarda tutti, pastori e popolo, ma un posto speciale spetta ai bisognosi, ai poveri, ai lontani. L’evangelizzazione, intesa come priorità della centralità di Gesù Cristo, che non è mai completa e/o scontata, ma deve essere vissuta come impegno spirituale e conversione del cuore, si esplicita con la formazione e l’approfondimento della fede, perché sia più matura e sia in grado di affrontare ogni ostacolo. La pietà popolare, espressione della missione cristiana della Chiesa, è in continuo sviluppo,  e guarda al Buon Pastore che aiuta, conforta e ama, ma mai giudica, e si fa azione spesso  nelle manifestazioni parrocchiali e interparrocchiali, come la processione del venerdì santo e il Corpus Domini. L’anno liturgico è il primo tempo e luogo formativo, poiché costituisce un insieme di tempi forti di riflessione e di fede. La pedagogia dei riti e delle liturgie, insieme con le omelie presbiterali, rappresenta un buon viatico di formazione e acculturamento alla vita, secondo lo Spirito di Dio. Perciò, la domenica, Pasqua della settimana, rappresenta sempre un momento di rigenerazione liturgica, con le indicazioni dei parroci, nell’unione della comunità nell’esperienza sorgiva, fatta di riferimenti biblici. Poiché occorre incrementare la dimensione dell’accoglienza, caratteristica di sempre delle parrocchie e  tutti devono trovare una porta aperta nei momenti difficili o gioiosi della vita, l’ascolto, cordiale e gratuito, è la condizione prima di ogni evangelizzazione. Su di essa deve innestarsi l’annuncio, fatto di parola amichevole e, in tempi e modi opportuni, di esplicita presentazione di Cristo, Salvatore del mondo. Ecco perché è necessario istituire un centro d’ascolto, per venire incontro e soddisfare le esigenze dei tanti che si trovano in stato di bisogno e di dolore, soprattutto morale. L’adulto oggi si lascia coinvolgere in un processo di formazione e in un cambiamento di vita soltanto dove si sente accolto e ascoltato negli interrogativi che toccano le strutture portanti della sua esistenza: gli affetti, il lavoro, il riposo. Dagli affetti, la persona viene generata nella sua identità e attraverso le relazioni costruisce l’ambiente sociale; con il lavoro esprime la propria capacità creativa e assume responsabilità verso il mondo; nel riposo trova spazio per la ricerca dell’equilibrio e dell’approfondimento del significato della vita. Gli adulti di oggi risponderanno alle proposte formative della parrocchia solo se si sentiranno interpellati su questi tre fronti con intelligenza e originalità.  Con l’iniziazione cristiana, la Chiesa madre genera i suoi figli e, contemporaneamente, rigenera sé  stessa. Il cammino di fede che, grazie ai sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Eucaristia, inserisce nel mistero di Cristo e della Chiesa, cioè fa diventare cristiani. È un itinerario progressivo ed unitario, che nasce dall’annuncio, si approfondisce nella catechesi e trova il suo culmine nella celebrazione dei tre sacramenti, i quali non sono, perciò, tre azioni sacre autonome e senza collegamento, ma «sono tra loro talmente congiunti, da essere richiesti insieme per la piena iniziazione cristiana. Il «luogo ordinario» del cammino  è la parrocchia, attraverso la quale la diocesi esprime la propria dimensione locale» e a cui si dovrà restituire «quella figura di Chiesa eucaristica che ne svela la natura di mistero di comunione e di missione. Questi tre fondamentali sacramenti  trovano attuazione mediante l’amministrazione ordinaria, in parrocchia, ma, per ciò che attiene l’eucaristia, si esplicita anche nell’ambito territoriale, con la visita agli ammalati, nel primo venerdì dei mesi, e anche durante la settimana, da parte dei parroci e dei ministri straordinari della comunione. Un rappresentante di ciascun Consiglio Pastorale ha relazionato nell’affollata chiesa e il Vescovo si è dichiarato felice e soddisfatto dell’operato svolto ed ha fissato l’appuntamento al prossimo anno. In tutti si è  connaturata una convinzione che potrebbe essere così riassunta: Ubi cor, ibi amor”.