Trebisacce-02/10/2017: Vecchia 106 off-limits
TREBISACCE Mentre si parla e si litiga da anni sul destino della nuova S.S. 106, rischiando così di fornire alibi a chi deve decidere di rimandare alle calende greche l’inizio dei lavori, il vecchio tracciato della 106, realizzato durante il ventennio fascista e oggi diventato Strada Provinciale destinata al traffico locale, a causa delle amnesie della Provincia di Cosenza rimane off-limits da oltre due anni, almeno per i mezzi pesanti tra cui gli autobus di linea. Invece di ripristinare e mettere in sicurezza il terzo viadotto sul torrente Saraceno (gli altri due sono stati risistemati), l’amministrazione provinciale ha pensato bene di interdirlo al traffico dei mezzi pesanti costringendoli ad un lungo e disagiato percorso alternativo. La qual cosa, insieme a tutto il resto, fa nascere il sospetto che l’orizzonte dell’attuale Amministrazione Provinciale non vada oltre il Crati e abbia completamente cancellato dalla sua agenda tutto l’Alto Jonio. Vero è che i nostri politici nell’ultima consultazione elettorale hanno fatto a gara ad ostacolarsi a vicenda per andare a rappresentare in seno a quello che resta della Provincia gli interessi dell’Alto Jonio, ma è vero pure che gli attuali inquilini del palazzo della Provincia i voti li hanno raccattati anche in questo pezzo di territorio che ha il solo torto di dividersi su tutto e comunque di essere considerato l’eterna Cenerentola della Provincia di Cosenza. Sta di fatto che il collegamento tra Villapiana e Trebisacce, in coincidenza con i tre ponti sul Saraceno, si interrompe e i mezzi pesanti, tra cui gli autobus di linea e quelli che svolgono il servizio sostitutivo dei treni ormai scomparsi, devono lasciare la vecchia 106 e fare un lungo tragitto che aggira i tre cavalcavia “fascisti” avventurandosi su un tracciato, quello in particolare di Viale del Lavoro di Trebisacce, che è tutto malconcio, ed essendo praticato dai mezzi pesanti, è pieno di buche grandi come autentiche voragini. Prima dell’estate del 2016 il sindaco di Trebisacce Franco Mundo ha lanciato un appello alla Provincia di Cosenza per la riapertura al traffico, almeno in coincidenza con la stagione estiva, ma di stagioni estive ne sono passate due invece di una e sul 3° viadotto che, come si vede dalla foto, ha le ossa di fuori e non promette niente di buono ai poveri automobilisti è vietato il transito ai mezzi superiori a 3,5 tonnellate. «Tale situazione – aveva scritto all’epoca il primo cittadino di Trebisacce legittimamente sollecitato dall’azienda delle autolinee locali – oltre che provocare disagi e ritardi ai passeggeri che viaggiano sugli autobus sta causando gravi e inaccettabili danni di immagine alla città di Trebisacce». Dal mese di giugno del 2016 sono passati oltre due anni ma non è successo niente, quasi a dimostrare che nell’Alto Jonio, come del resto dimostra ampiamente la ben più grave situazione della sanità, il tempo si è fermato.
Pino La Rocca