Trebisacce-23/10/2017: Una filosofia per il nuovo insegnamento della lingua inglese (di Pino Cozzo)
Una filosofia per il nuovo insegnamento della lingua inglese
di Pino Cozzo
I fermenti in campo pedagogico e le proposte del Consiglio d’Europa finalizzate all’individuazione di una padronanza linguistica di più lingue a più livelli hanno sollecitato da parte degli insegnanti una riflessione specifica in argomento, in quanto si è avvertita la necessità di individuare un percorso unitario e articolato per l’insegnamento/apprendimento della lingua straniera in grado di definirne in modo organico l’articolazione nella scuola superiore.
Si tratta di individuare in modo più preciso gli obiettivi generali in campo linguistico e di coniugarli con il processo formativo, stabilendo il quadro curricolare/disciplinare dei diversi ordinamenti in base a criteri di graduazione tra i quali i più importanti appaiono essere, in linea con la letteratura più accreditata:
- a) età e grado di maturazione dell’alunno
- b) ampiezza del mondo con cui si entra in contatto
- c) bisogni comunicativi immediati e prospettive di utilizzo della lingua
- d) operazioni mentali richieste per affrontare gli argomenti
- e) contesto scolastico.
Di qui scaturisce la volontà di applicare criteri di elaborazione del curricolo improntati alla verticalità, alla continuità, all’attenzione, alla processualità. Un curricolo da perseguire secondo una didattica laboratoriale che incoraggi negli apprendenti l’autonomia di scelta e di azione e che favorisca l’acquisizione di capacità critiche.
La filosofia che traspare dall’operazione di definizione del curricolo della lingua inglese è quella della condivisione dei seguenti principi ispiratori:
- a) potenziamento della padronanza teorica e pratica della lingua inglese
- b) centralità dell’alunno che supera il profilo formativo del singolo segmento
- c) volontà di integrazione fra lingua inglese, educazione linguistica ed aree affini.
Tali principi vedono nell’assunzione della prospettiva della continuità verticale una condizione necessaria per la realizzazione di tale processo. Si sottolinea la necessità di un maggiore approfondimento sia sul piano puramente linguistico (registri, strutture) sia su quello socioculturale e letterario in un’ottica di interdisciplinarità. Nel percorso didattico che si articola, anche in questo caso, in unità didattiche si possono individuare le seguenti fasi: presentazione di vari testi (orali e scritti), analizzati poi dal punto di vista grammaticale, sintattico, lessicale; l’acquisizione di una competenza morfosintattica con la spiegazione in lingua inglese da parte dell’insegnante e con esercizi e attività di vario tipo in classe e nel lavoro a casa, diventa una componente determinante anche sul piano dell’educazione linguistica avanzata. Vengono proposte e potenziate tutte le abilità, sia ricettive sia produttive, anche in funzione di un eventuale accesso alle certificazioni linguistiche proposte dalla Comunità Europea e riconosciute come crediti, sia nel percorso successivo in ambito universitario, sia nel mondo del lavoro. Alla fine di ogni unità didattica, lo studente dovrà dimostrare di aver acquisito e di saper rielaborare criticamente, secondo modelli personali, i contenuti precedentemente affrontati che verranno riproposti secondo schemi similari in fase di valutazione formativa.