Trebisacce-28/11/2017: Il Filangieri aderisce all’Erasmus

Trebisacce:28/11/2017

Il Filangieri aderisce all’Erasmus

Prof. Nicola Grosseto

 

Nicola Grosseto,  docente di lingua Inglese del Filangieri, è da poco rientrato dall’entusiasmante esperienza vissuta, dal 19 al 25 novembre, insieme ad altri insegnanti calabresi a Copenhagen. Questo il gruppo di docenti calabresi che hanno assunto il ruolo di ‘inviati speciali’, grazie alla padronanza delle lingue necessaria per compiere questa coinvolgente ‘mission’: Savina Moniaci e Raffaele Micelotta dell’ITT “G. Malafarina” di Soverato, la prof.ssa Anna Nuciforo dell’IIS “Enzo Ferrari” di Chiaravalle, , il prof. Nicola Grosseto dell’ITS “G. Filangieri” di Trebisacce, la prof.ssa Achiropita Avena dell’IC “A. Amarelli” di Rossano, il prof. Tommaso Bubba dell’IC “G. Sabatini” di Borgia, la prof.ssa Luciana Di Bella dell’IC “Soverato 1” di Soverato ed il prof. Raimondo Licastro dell’IIS “E. Majorana” di Rossano. Un confronto con le scuole della Danimarca che ha fatto tanto riflettere l’intero gruppo che ha vissuto intensamente l’attività di apprendimento in ambienti idonei e con mezzi adeguati dove gli studenti apprendono con un minimo di lezione frontale, ma con tanta attività di creatività personale. La scuola Italiana dovrebbe puntare sulla innovazione e sposare ciò che altri Paesi ha già sperimentato e messo in campo in termini di didattica. Il progetto di mobilità dello staff docente redatto dall’USR Calabria per un consorzio di 32 scuole si inquadra nel Programma europeo ERASMUS+ KA101- Digital in EU, ed è rivolto agli animatori digitali delle scuole che hanno aderito all’iniziativa. Le finalità del progetto sono quelle di accrescere le competenze digitali dei docenti e sollecitare e diffondere l’uso del digitale nella didattica con l’obiettivo di renderla più creativa ed attraente per gli studenti. Le due scuole ospitanti in Danimarca,  l’Oerestad Gymnasium e il Borupgaard Gymnasium, hanno rappresentato, seppur nella loro diversità, un esempio a cui ispirarsi in termini di innovazione. In entrambi i casi si tratta di licei fortemente “student centred”, oltre che altamente digitalizzati. I vantaggi di frequentare tali scuole per i ragazzi sono molteplici: alla competenza, professionalità e disponibilità dei docenti si aggiunge anche la possibilità di studiare e di apprendere  in ambienti accoglienti, aperti  e flessibili, in cui ogni singolo spazio diventa funzionale alla crescita ed all’arricchimento dei ragazzi. La lezione frontale, che pur viene praticata in minima parte, lascia spazio al lavoro di gruppo, alla ricerca di gruppo o  individuale ed alla produzione di interessante materiale digitale. L’uso del digitale, che ha quasi completamente sostituito i vecchi libri di carta, consente, inoltre, di praticare un metodo didattico più veloce e variegato in cui le informazioni vengono reperite, usate e condivise in maniera estremamente celere e per mezzo degli strumenti tecnologici con cui i ragazzi sono più avvezzi a comunicare. Gli insegnanti sono facilitatori dell’apprendimento; stimolano il pensiero critico, la creatività e l’innovazione anche attraverso una programmazione interdisciplinare molto ben strutturata che li vede alla prese con attività di “innovation” o “change making”, attraverso le quali gli alunni vengono sollecitati a produrre idee innovative, operare il cambiamento e  trovare possibili soluzioni a problemi inerenti la vita scolastica o il miglioramento dei servizi o delle strutture del territorio. Attraverso tali attività gli studenti imparano a praticare la cittadinanza attività e a sentirsi coinvolti  nella costruzione  del loro futuro e nel miglioramento dell’ambiente in cui vivono. Un altro risvolto interessante è rappresentato dallo sviluppo di percorsi finalizzati a praticare ed accrescere l’empatia negli studenti, coerentemente con quanto accade nelle loro scuola primaria in cui l’empatia costituisce una vera e propria materia di studio. Il fitto calendario di attività a cui i docenti calabresi sono stati sottoposti ha incluso  sia meeting con i docenti ed i manager della scuola che attività di job shadowing nelle classi. Entrambe le attività sono state occasione di scambio di idee e di prassi,  nella convinzione che l’incontro fra realtà diverse costituisce  sempre un momento di arricchimento per tutti. L’esperienza danese è ormai conclusa, ma quello che  continuerà sarà certamente la voglia di crescere,  di migliorarsi e di rendere la scuola calabrese sempre di più al passo con le sfide future.