Trebisacce-02/12/2017: S.S. 106 il Comitato contro Oliverio
TREBISACCE Terzo Megalotto della S.S. 106: il territorio continua a dividersi sul destino di un’opera da tutti giudicata strategica per l’Alto e per tutto il Mezzogiorno d’Italia. Da parte sua il Comitato dei Cittadini dell’Alto Jonio, ribadendo di non essere contrario alla realizzazione del Terzo Megalotto Sibari-Roseto ma al progetto definitivo approvato di recente dall’Anas contesta la decisione della Regione Calabria di costituirsi in giudizio contro il Ricorso al Tar presentato dallo stesso Comitato. «L’annuncio del presidente della Regione Mario Oliverio sulla costituzione in giudizio da parte del Comitato dei Cittadini – ha scritto l’avv. Rinaldo Chidichimo come portavoce del Comitato – è considerato l’ennesimo errore di una Regione incapace di comprendere e sostenere i reali interessi dei suoi cittadini e del suo territorio. Un recente documento fornito allo stesso TAR dal Ministero dei Beni Culturali – ha aggiunto l’avv. Chidichimo – conferma gli errori procedurali e le inosservanze di prescrizioni che le stesse autorità competenti da anni hanno indicato per la realizzazione di un progetto che si conferma sbagliato, costoso, devastante per il territorio più fertile e protetto, dal punto di vista ambientale, da leggi e dalla Costituzione. Del resto – incalza il portavoce del Comitato – il presidente Oliverio, che si era autocandidato a fare da mediatore, nulla ha fatto in proposito ma si è allineato sulla aberrante variante progettuale presentata dal Consorzio Sirio e accettata dall’ANAS». Come si ricorderà la Regione Calabria ritiene che il progetto definitivo dell’opera sia stato ampiamente discusso nelle sedi istituzionali preposte e che il tracciato approvato sia il frutto dei miglioramenti proposti dai territori che, quando possibili e compatibili, siano stati accolti e le richieste di modifica del tracciato, oltre ad essere di dubbia utilità sarebbero molto tardive. Non la pensano evidentemente così i componenti del Comitato, secondo cui «i circa sei anni trascorsi dall’aggiudicazione della gara dimostrano che le proteste di alcuni sindaci e dei cittadini hanno evidenti motivazioni e portano a concludere che i reali nemici del Terzo Megalotto sono gli ostinati fautori del progetto sbagliato, più volte contestato anche dalle autorità preposte. I suggerimenti del Comitato dei Cittadini dell’Alto Jonio, di alcuni Comuni e della Raspa di raddoppiare per oltre la metà la Superstrada esistente – secondo l’avv. Chidichimo portavoce del Comitato – avrebbe già consentito di portare a termine l’opera con risparmio di tempo, di denaro e di carte bollate, per cui giudichi l’opinione pubblica chi sono i veri nemici del Terzo Megalotto».
Pino La Rocca