Francavilla Marittima-18/12/2017: Proposte politiche e non carta bollata
FRANCAVILLA M. Botta e risposta tra Maggioranza e Opposizione in merito alla Sentenza del TAR Calabria che, accogliendo il Ricorso presentato dalla Minoranza circa il mancato rispetto dei tempi (almeno 20 giorni) previsti dalla normativa per consentire alla Minoranza di visionare gli atti, ha annullato la Delibera di approvazione del Rendiconto 2016 ordinando “agli organi amministrativi di eseguire la Sentenza”. Sentenza che, a giudizio della Maggioranza guidata dal sindaco Franco Bettarini, l’Opposizione (autrice del Ricorso) ha “enfatizzato” oltremisura definendo la Maggioranza “pasticciona ed autoreferenziale” e parlando di una propria ed “evidente vittoria politica…”. Rispondendo attraverso una nota-stampa agli attacchi dell’Opposizione, l’esecutivo comunale, dopo aver rivelato di aver già conferito incarico all’Avv. Oreste Morcavallo del Foro di Cosenza di produrre appello avverso alla citata Sentenza, puntualizza: «E’ del tutto fuori luogo e incomprensibile l’entusiasmo della Minoranza che – si legge testualmente nella nota-stampa – ha perso ancora una volta una buona occasione per tacere, o quantomeno per esternare opinioni all’insegna della prudenza. Infatti, – si legge ancora – il solo primo grado di giudizio non vuol dire certezza assoluta, dal momento che il Giudice di Appello (Consiglio di Stato) potrebbe determinarsi anche in modo completamente opposto, giudicando non rilevanti gli elementi valutati nel primo grado di giudizio. La Maggioranza Consiliare – si legge ancora nel Comunicato sottoscritto dal sindaco dr. Franco Bettarini – ritiene comunque che la battaglia politica debba essere fatta attraverso la proposizione di idee e progetti alternativi per la città che si intende governare, giammai mediante l’uso strumentale dei cavilli amministrativi nel disperato tentativo di abbattere il nemico. E’ infatti assolutamente diseducativo sul piano politico – conclude la nota dell’amministrazione comunale in carica – che l’arma della dialettica sia stata sostituita in tutto e per tutto dall’arma della denuncia o che, per supplire alla politica, si debba far intervenire i tribunali».
Pino La Rocca