TREBISACCE-11/01/2018: Il ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato il primo elenco nazionale dei 2.407 “Alberi Monumentali d’Italia
TREBISACCE Il ministero delle Politiche Agricole ha pubblicato il primo elenco nazionale dei 2.407 “Alberi Monumentali d’Italia”: tra questi ci sono tre Alberi Monumentali censiti nel territorio di Trebisacce che hanno un particolare valore storico, biologico ed ecologico a ragione dell’età, della dimensione, della morfologia, della rarità della specie e dell’habitat naturale in cui vegetano. Si tratta del “Carrubbo” di via Tacito, di proprietà della famiglia di Leonardo Lista, del “Gruppo di Roverelle” che vegeta sul Monte Mostarico e del “Pino d’Aleppo” di contrada “Pagliara”, quest’ultimo purtroppo sfregiato da un incendio estivo. Alla pari dei tantissimi Beni Ambientali disseminati in tutta Italia che sono sottoposti a vincolo paesaggistico, i cosiddetti “patriarchi verdi” vengono ora annoverati tra i Monumenti Verdi di Importanza Nazionale sottoposti a vincoli storico-paesaggistici, botanici e ambientali. «Questo primo elenco – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – rappresenta uno strumento utile per diffondere la conoscenza di un patrimonio naturale e culturale collettivo di inestimabile valore. Gli alberi monumentali hanno infatti un forte valore identitario per molte comunità e per questo vogliamo promuovere e valorizzare la loro conoscenza tra i cittadini». Il merito di aver favorito l’inserimento delle tre preziose essenze arboree di Trebisacce nell’elenco del Ministero è delle associazioni culturali “Passaggi” ed “Ecobaleno” che fin dall’aprile 2015, a titolo completamente gratuito, in collaborazione con il comune di Trebisacce, con il Maestro di Fotografia Giuseppe Genise e con molti altri cittadini, hanno iniziato un percorso di monitoraggio e di salvaguardia del patrimonio arboreo del territorio. «Finalmente – ha scritto Armando Mangone, esperto di economia ambientale e sviluppo eco-sostenibile – siamo riusciti a far inserire tre nostri Alberi Monumentali nel primo elenco nazionale redatto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Ringrazio il sindaco Franco Mundo, l’arch. Egino Orlando e Gianpaolo Schiumerini per l’interesse e la collaborazione dimostrataci in diversi frangenti. La valorizzazione di questi autentici monumenti arborei – ha concluso il dottor Armando Mangone – a nostro avviso deve aprire la strada ad un processo virtuoso, sia educativo che di promozione turistica attraverso la realizzazione di materiale informativo, cartellonistica, visite guidate e molto altro. L’importante riconoscimento – ha concluso il dottor Mangone – ovviamente non ci deve far dimenticare la grave piaga dei roghi che durante le ultime estati ha brutalizzato i nostri boschi per cui tutti i Comuni devono dotarsi di un Catasto delle Aree devastate dal fuoco, anche per scongiurare qualsiasi tipo di tentativo speculativo. Il nostro auspicio – ha concluso il dottor Armando Mangone – è che questo straordinario riconoscimento possa essere un viatico per un serio e concreto percorso di tutela e conservazione del nostro patrimonio boschivo».
Pino La Rocca