Rocca Imperiale-18/01/2018: Ripresi i lavori all’ex cantina sociale
ROCCA IMPERIALE Sono ripresi i lavori per il completamento della ex cantina sociale che, a seguito del cambio di destinazione d’uso sancito dal Ministero delle Politiche Agricole e dalla Regione Calabria su proposta dell’esecutivo comunale, diventerà un grande laboratorio per la trasformazione dei derivati del rinomato “Limone IGP di Rocca Imperiale”. Un prodotto, questo, ormai conosciuto in tutta Italia e anche in Europa la cui coltivazione, grazie all’intraprendenza degli operatori agricoli ed alla loro capacità associativa, copre ormai gran parte del territorio comunale ed è diventato in pochi anni l’autentico “Oro di Rocca”. L’ex cantina sociale è in realtà una grande struttura prefabbricata, coperta con una enorme struttura in legno lamellare, realizzata nell’area industriale della Marina grazie ad un finanziamento regionale di circa 1milione di euro e che, secondo i programmi dell’esecutivo precedente guidato dal sindaco Ferdinando Di Leo, doveva servire per la lavorazione dell’uva di Rocca Imperiale per farne vino di qualità da commercializzare su base industriale. Dal momento che gran parte della piana rocchese è ormai coltivata a limone, l’amministrazione comunale subentrante guidata dal sindaco Giuseppe Ranù, sollevando non poche proteste da parte della Minoranza che ha parlato di “scelta verticistica e non concordata con gli agricoltori”, ha deciso di riciclarla in un grande laboratorio per la lavorazione dei derivati del limone. La struttura (nella foto), secondo quanto ha scritto il primo cittadino, sarà arredata di attrezzature e delle tecnologie necessarie per la trasformazione del limone IGP di Rocca Imperiale in derivati. Difendendo il proprio operato il sindaco Ranù ha parlato di «una scelta importante, seppure contrastata, che ci permetterà di trasformare una “cattedrale nel deserto” in un “gioiello”, non solo per Rocca Imperiale ma per la Calabria intera. Una scelta forte – ha aggiunto l’avv. Ranù – che abbiamo condiviso con la nostra Regione e con il Ministero, che renderà più forti e competitivi gli operatori agricoli , tra cui i molti giovani che si sono rimboccate le maniche ed hanno deciso di cimentarsi nella coltivazione del limone». Entro metà maggio, secondo quanto ha riferito il sindaco Ranù, ci sarà la consegna dell’opera e subito dopo ci sarà un Bando Pubblico per assegnarne la gestione e per chiudere così la filiera del limone che, a suo dire, oggi costituisce l’orgoglio rocchese.
Pino La Rocca