Trebisacce-29/06/2012: Il saluto della D.S del Filangieri Clara Latronico alla D.S dell’Ipsia Silvana Palopoli
Debbo scegliere da che punto iniziare perchè parlare di una persona non è come descrivere un fiore, non è come raccontare un evento realmente accaduto. Se poi quella persona è un’ amica, significa vagliare una quantità di ricordi in grado di riempire il più capace dei contenitori.
Potrei partire dalla sua generosità, dalla sua capacità sovrumana di sacrificio personale, dalla sua determinazione e costanza, dalla sua precisione e capacità di controllo.
La verità è che è estremamente doloroso ricordare un amico scomparso. Un amico che viene a mancare porta via una parte di noi stessi ed il vuoto che lascia è tanto maggiore quanto la stima e l’ammirazione sono più radicate.
Silvana era una donna leale, intelligente , generosa. La stima di cui godeva l’aveva costruita con lunghi anni di attività sul campo e facendosi soprattutto conoscere , qual era, una studiosa appassionata e tenace, una paziente ricercatrice di strategie didattiche efficaci.
Era diventata un punto di riferimento per tutti quelli che credono nella forza dell’istruzione e hanno dedicato buona parte dei propri anni all’educazione dei giovani.
La nostra terra con lei ha perso molto: ha perso una guida sicura,una persona competente con cui confrontarsi, ma soprattutto ha perso una donna di grande cultura e di grande capacità di coinvolgimento,una dirigente che poteva giovare … preparando uomini.
E per trovare consolazione mi piace dire, con Agostino di Ippona,
“ La morte non è niente, sei solo passata dall’altra parte: è come se fossi nascosta nella stanza accanto. Perché dovresti essere fuori dai nostri pensieri e dalla nostra mente solo perché sei fuori dalla nostra vista? Non sei lontana,sei proprio dietro l’angolo e non piangeremo più perché ti amiamo.”
Il ricordo del suo sorriso scalderà sempre il mio cuore.