Trebisacce-03/07/2012: Corso Vittorio, isola pedonale?
Trebisacce/ Corso Vittorio, isola pedonale?
Scritto da Pino La Rocca
Domenica 29 Novembre 2009 14:11
Non è ancora finita ma fa già molto discutere la destinazione d’uso di corso Vittorio Emanuele III, la strada più antica e più “in” della Marina di Trebisacce prima che questo ruolo divenisse appannaggio di via Lutri. Si tratta in ogni caso della strada centrale dell’antico borgo marinaro, una sorta di “spacca-Napoli” paesana, dove sorgevano i negozi più importanti, dove avevano sede i laboratori degli artigiani più in vista e dove si transitava a piedi ed in corteo quando ci si sposava. In omaggio alla sua storia centenaria l’amministrazione comunale in carica ha investito a piene mani per riqualificarla e riportarla al suo antico splendore: sottoservizi stradali, pavimentazione in pietra naturale, raccolta acque meteoriche in marmo bianco, arredo e illuminazione d’epoca e, come tocco finale, piantumazione di due filari di alberi di lemarancio. Al termine dei lavori Corso Vittorio sarà costato oltre 700mila euro di denaro pubblico e sarà veramente un peccato riconsegnarlo alla destinazione d’uso precedente nella quale la faceva da padrone il traffico caotico e dissacrante delle auto. Al sindaco Bianchi, quando parla del futuro di Corso Vittorio si illuminano gli occhi: «Il Corso – dice il sindaco – è l’unica strada da cui si vede il mare da una parte e la montagna dall’altra. Il Corso sarà il salotto di casa nostra: ospiterà sagre paesane, mostre artistiche, concerti di etno-musica, fiere di prodotti tipici, negozi di artigianato locale e a Natale diventerà la via dei presepi. E per essere tale, dovremo proteggerlo dal traffico e dal parcheggio delle auto e, con la collaborazione dei commercianti e dei proprietari delle abitazioni che vi insistono, dovremo farlo ancora più accogliente e destinarlo a isola pedonale destinata al passeggio, alla vita sociale ed al tempo libero”. E si infervora il sindaco Bianchi quando sogna ad occhi aperti e disegna per Corso Vittorio un destino che però fa a pugni con l’idea di buona parte dei commercianti del posto che invece non vedono l’ora che il Corso venga ultimato per riaprirlo al traffico e riavviare il commercio che secondo loro langue ormai da troppo tempo. Alla fine, quando i lavori eseguiti a regola d’arte dall’impresa di Angiolino Ruffo di Roggiano sotto la direzione dei tecnici guidati dall’architetto Martino Licursi saranno completati, chi la spunterà? Corso Vittorio sarà isola pedonale o sarà una delle tante strade in cui sguazzano a loro piacimento le auto ed i loro guidatori? La via d’uscita potrebbe essere un referendum popolare al quale pare si stia già pensando.
Pino La Rocca