EQUILIBRIO PSICOFISICO
“ …..Un giorno, Chan San Feng, osservando il combattimento fra una gru ed un serpente, rimase affascinato dalla facilità con cui il serpente si sottraeva con movimenti sinuosi, lenti e continui, ai secchi colpi dell’uccello, per poi, subito dopo, contrattaccare con fulminea rapidità. Il monaco intuì che la morbidezza e la flessibilità, associata a movimenti circolari e sinuosi, avevano la meglio sui movimenti secchi e rettilinei della gru. Chang San Feng applicò questi principi alle arti marziali creando il Tai Chi Chuan…..”
La Città dei Sassi, Matera, ancora una volta ha fatto da sfondo ad uno splendido evento, grazie al Maestro Giovanni Laperchia che, coadiuvato dalla Maestra Maria Chiara Giordano, ha tenuto un bellissimo stage di Tai Chi Chuan, disciplina che offre un bagaglio tecnico meraviglioso, nel rispetto di quelli che sono i suoi aspetti salutistici e marziali.
Il Maestro, con la sua consueta amabilità e disponibilità, ha incentrato il lavoro sulle basi del Tai Chi Chuan stile Yang Tradizionale, attraverso le quali è possibile sviluppare un discorso più approfondito nel corso della pratica.
I partecipanti hanno potuto godere di un insegnamento serio e professionale, che ha fatto loro comprendere come una corretta postura, il giusto modo di respirare in maniera diaframmatica, la comprensione di concetti fondamentali quali il “vuoto” ed il “pieno”, lo sviluppo della energia interna, la visualizzazione, la concentrazione mentale, siano il mezzo fondamentale per acquisire una buona salute ed un equilibrio psicofisico che altre discipline non riescono ad offrire.
I Maestri Laperchia e Giordano, con una esposizione semplice e comprensibile, hanno catturato l’attenzione dei presenti, facendo in modo che ogni dettaglio della pratica entrasse a far parte del loro bagaglio tecnico ed umano.
L’applicazione pratica di quanto appreso ha fatto sì che tutti venissero coinvolti in maniera totale e si rendessero conto della effettiva validità di quanto appreso e ciò sia dal punto di vista prettamente della salute, che dal punto di vista marziale.
La disponibilità e la sensibilità dei Maestri sono un loro fiore all’occhiello, un segno distintivo che gli permette di essere amati e rispettati dai propri allievi e di coloro che si avvicinano per la prima volta a questa meravigliosa disciplina.
Nel corso dello stage ci si è soffermati sul concetto che chi osserva praticare Tai Chi Chuan dall’esterno può solo capirne l’aspetto esteriore, non riuscendo a coglierne gli aspetti interiori del lavoro sulla mente, sul respiro e sul corpo. Pertanto è necessaria una pratica costante e consapevole, anche perché essa diventa una vera e propria meditazione in movimento.
Auspichiamo che incontri come questo si rinnovino sempre più frequentemente, perché sono una bella occasione per vivere insieme momenti di crescita e rappresentano un mezzo utile per acquisire benessere fisico e mentale, oltre ad essere anche una efficacissima forma di autodifesa, sfruttando non la forza fisica ma concetti biomeccanici e princìpi che sviluppano una notevole forza interiore.
RAFFAELE BURGO