Rocca Imperiale-17/05/2018: Rocca Imperiale: Uno dei Borghi più belli d’Italia
Rocca Imperiale:17/05/2018
Rocca Imperiale: Uno dei Borghi più belli d’Italia
Aria di festa all’interno del Castello Svevo per la consegna ufficiale della Bandiera che inserisce Rocca Imperiale tra i Borghi più belli d’Italia. Una data storica quella del 17 maggio 2018 e un traguardo raggiunto dall’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Ranù, da difendere, mantenere e valorizzare. Il Borgo è già bello, ma attende di diventare bellissimo grazie alla custodia, all’impegno e all’amore degli stessi cittadini che hanno ora, più di ieri, la responsabilità di attenzionare qualche piccolo particolare non proprio bello e farlo diventare bellissimo, tutelando e consegnando alle future generazioni l’esistente. Bisogna fare in modo che il turista potenziale possa trovare sempre piacere rinnovato ritornando a Rocca Imperiale. All’interno della nuova guida turistica sui Borghi, ormai in rete crescente e in distribuzione internazionale, troverà spazio Rocca Imperiale, sano e meritato orgoglio dei rocchesi. La cerimonia di consegna ufficiale della Bandiera prestigiosa inizia nella sala conferenze del Castello che domina su Piazza delle Armi. Nel ruolo di coordinatrice Rosaria Suriano (assessore alla Cultura). Al tavolo dei relatori, con i limoni Igp in primo piano, Giuseppe Ranù (sindaco di rocca imperiale), Antonio Favoino (assessore al Turismo), Pippo Simoni (Vicepresidente Nazionale “Borghi più belli d’Italia”), Bruno Cortese (Presidente Regione Calabria “Borghi più belli d’Italia). Per Giuseppe Ranù la storia di Rocca Imperiale ha inizio con l’edificazione del castello da parte di Federico II di Svevia tra il 1220 e il 1225. L’abitato si dispiega sulla parte orientale del pendio, a poco più di 200 metri di altitudine e a breve distanza dal mare Jonio. Le case – di cui si ammirano architravi, cornicioni, mensole – sono disposte a gradinata ai piedi della fortezza. La ristrettezza del luogo impone stretti viottoli e ripide salite di accesso al castello, grazie ai quali è preservato l’aspetto medievale del borgo. Il lento abbandono del paese – fino agli anni Ottanta noto per la grande produzione di uva proveniente dai vigneti delle Cesine, di olio e di limoni – sembra essersi arrestato. Con lo sfruttamento turistico delle bellezze artistiche e naturali cresce una nuova consapevolezza, e tornano a fiorire i limoni dal profumo straordinario, con alta resa in succo e senza semi, che sono il vanto – con marchio Igp – di Rocca Imperiale. L’individuazione di zone archeologiche di grande interesse ha aumentato la propensione del borgo a viversi come un museo all’aperto, quasi un unicum nell’antica Siritide, la regione storica sotto l’influenza della città magno-greca di Siris. Il castello svevo, epicentro del feudo, è oggi quasi interamente aperto al pubblico. Da lì si scende in paese per le viuzze, tra le quali si ammira la cappella quattrocentesca dedicata a San Giovanni e, poco oltre, in direzione est, quella del Rosario, del XVI secolo. Proseguendo la discesa, a circa metà del percorso, si trova il più antico edificio sacro di Rocca Imperiale, la chiesa Madre, voluta da Federico II nel 1239. Appena sotto di essa s’incontra un’ulteriore cappella, forse seicentesca e dedicata alla Madonna del Carmine. Imboccando verso sud la “discesa delle Sirene”, si arriva al monastero francescano dei Frati Osservanti, di semplice architettura, come quella che contraddistingue l’Ordine. Dall’annessa chiesa di Sant’Antonio, costruita dai frati per il culto, si prende la strada che esce dal borgo. La meta è la contrada Cesine, dove sorge il santuario Madonna della Nova, protettrice di Rocca Imperiale. L’ultima domenica di Carnevale si festeggia con la sfilata in maschera e la sagra delle maiatiche (frittelle con peperoni secchi). Ricchissima l’offerta gastronomica: frizzul ca’ millic (maccheroni con sugo e mollica), laganelli e ceci, arrosto di capretto e di maiale, peperoni e melanzane fritte, muffit (sfogliata con ciccioli di maiale), torta al limone. Due gli eventi di agosto: il 19, la mostra d’arte Dal tramonto all’alba; l’ultima settimana del mese, Il Federiciano, festival artistico e concorso di poesia. Tutte queste bellezze e beni hanno offerto l’opportunità di fregiarsi di un marchio. Oltre ad essere un borgo medievale rappresenta la porta d’ingresso della Calabria. Entrare nella rete dei Borghi significa avere dei requisiti e grazie all’impegno dell’assessore Favoino abbiamo raggiunto l’obiettivo. Anche il film girato dal maestro regista Pupi Avati “Le nozze di Laura” hanno fatto vedere a più di 4milioni di persone le bellezze dei nostri angoli e le viuzze del nostro borgo. Passiamo, come storia, dall’epoca medievale alla Magna Grecia. E ancora, solo qualche giorno fa, abbiamo sottoscritto con Taranto il protocollo d’intesa e non solo tra cozze e limoni IGP, ma anche il progetto e le ragioni dell’intero Golfo. Il mare nostro che unisce ben 5 comuni e che uniti discutono per valorizzare il nostro territorio. La sfida dell’amministrazione è quella di riuscire a calamitare dei flussi turistici importanti. Un momento la coordinatrice Suriano l’ha dedicato ad una poesia a tema dal titolo: “Se vuoi sognare”, declamata magistralmente da Giuseppe Corizzo. Per l’assessore Antonio Favoino, l’anima e il regista che ha portato alla conquista della bandiera, la consegna della bandiera per l’intera comunità rappresenta un giorno storico, in particolare per il nostro centro storico che ha ottenuto questo meritato riconoscimento: uno dei borghi più belli d’Italia. Sin dall’insediamento l’amministrazione comunale ha dato priorità al Turismo che insieme all’agricoltura, al limone Igp, hanno rappresentato il volano di sviluppo del nostro territorio. Non è un caso che in questi anni il comune ha partecipato ai vari saloni e fiere, come l’Expo e la Bit di Milano, il salone del Turismo di Lugano , di Barcellona e di Napoli. E ancora non è un caso la partecipazione a trasmissioni televisive di livello nazionale sulla Rai e su Mediaset. Non è un caso ancora l’aver inaugurato lo scorso anno il nuovo lungomare la cui opera la si aspettava da diversi anni. Oggi penso che non sia un caso che abbiamo ottenuto questo prestigioso riconoscimento che ci colloca tra i 281 Borghi più belli d’Italia. Ricordo che dentro di me dicevo…ci devo provare..Il paese di Rocca Imperiale, di sera, visto dalla statale 106 sembra un presepe, Rocca che è l’unico paese riportato interamente nell’Italia in miniatura di Rimini..è impossibile che non debba avere questo riconoscimento…come assessore al Turismo ci devo provare e così ho fatto. E così in consiglio comunale abbiamo avviato la procedura il 19 luglio 2017 a cui ha fatto seguito il sopralluogo da parte di due Ispettori dell’associazione dei Borghi, quasi a sorpresa, all’improvviso e dopo quella visita ne è seguito un silenzio assoluto e non sono riuscito a sapere nulla. E questo sino al 22 novembre 2017 quando finalmente ci è stato comunicato in Comune l’esito positivo. Infine voglio condividere questo traguardo con il sindaco Ranù e l’intera amministrazione e con i ragazzi delle associazioni che con garbo e serietà gestiscono il Castello, le nostre chiese con il Turismo Religioso e il Portale turistico “Più che un Borgo”. Infine Favoino ha ringraziato i ragazzi del Servizio Civile, della Pro Loco, dell’associazione “Orizzonti Rosetani” di Roseto Capo Spulico che ha fornito i vestiti medievali per l’incontro, al Service di Mauro Vincenzo e alla consigliere con delega allo spettacolo Rosanna Di Marco che lo sopporta e lo supporta nelle varie manifestazioni. “Ai giovani dico di credere di investire di più nel Centro storico e che questa consegna della bandiera sia un punto di partenza e non di arrivo”. Applauso corale da parte del numeroso pubblico presente in sala. Per la cronaca ad assicurare la sicurezza sono stati presenti durante il percorso per raggiungere il Castello e in sala i Carabinieri con il comandante Antonio Fanelli, la Guardia Costiera, la polizia Municipale, la Misericordia, la protezione civile e altri volontari. Presenti in sala diversi amministratori dei paesi vicini come Vincenzo Gaudio (sindaco di Alessandria del Carretto), Tursi (sindaco di Plataci),Vincenzo Blumetti (Consigliere comune di Roseto Capo Spulico), l’On.le Franco Pacenza, Vincenzo Marino (presidente del Consorzio per la Tutela del Limone Igp),il Presidente della locale Pro Loco,ecc. Bruno Cortese ha pensato inizialmente di porgere gli auguri a nome dei Borghi di Calabria e successivamente ha voluto ricordare che ha cominciato ad apprezzare Rocca Imperiale da tempo con il Festival della Poesia, per il limone Igp, per il Castello che lo riporta alla sua Santa Severina che è dominata dal suo imponente castello di origini bizantine, il Castello Carafa. “Avvertiamo un aumento di turisti grazie all’ingresso nei Borghi. Entrare non è semplice perché occorrono dei requisiti importanti. Spero che questa rete di Borghi riesca a contrastare lo spopolamento. Turismo culturale e incentivi alle aree servono per creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo del nostro territorio. Pippo Simoni anche ha voluto porgere gli auguri di benvenuto nella famiglia dei borghi più belli d’Italia. “Occorre difendere il traguardo raggiunto. E’ una “Festa del Popolo”, il comune l’ha voluta e la gente ha saputo custodire, salvaguardare e valorizzare il borgo, perché l’identità è ricchezza. Un sogno che si realizza per la collettività, amministrazione e territorio. Un territorio molto bello anche da un punto di vista paesaggistico. Un gruppo di sindaci ha avuto l’idea dei borghi che sta producendo successi in rete. La regione Calabria deve riconoscere anche in bilancio i Borghi e sostenerli. La bandiera è un punto di partenza che deve coinvolgere la comunità. Cose che vanno migliorate ci sono e vanno migliorate. La bandiera deve essere l’orgoglio e ognuno deve fare in modo di rendere sempre più bello il borgo. Noi siamo esportatori di bellezza e di onestà. La prossima volta voglio vedere il borgo già bello in bellissimo. Ranù in chiusura chiosa dicendo che la Regione Calabria narrerà l’evento attraverso i media e troverà il modo per sostenere l’iniziativa. Alle 20,10 la piccola Giada Favoino, in costume medievale, con al seguito una nutrita fila di personaggi in costume, consegna la bandiera, al sindaco. Momento di grande emozione, di applausi e di onore per Rocca Imperiale. Gli intervenuti ora man mano guadagnano l’uscita dalla sala per raggiungere il ricco buffet nei locali attigui a Piazza d’ Armi, organizzato dallo Chef Carlo Arcuri. Nel mentre il duo musicale costituito da Ida Grosso alla voce e Egidio Maggio (chitarra)invia delle suadenti note di sottofondo a chiudere la storica serata.
Franco Lofrano