Italia-18/05/2018:A TUTELA DEI CONSUMATORI PER LA FATTURAZIONE A 28 GIORNI AGCOM APRE ISTRUTTORIA CONTRO TIM E WIND
COMUNICATO STAMPA
A TUTELA DEI CONSUMATORI PER LA FATTURAZIONE A 28 GIORNI AGCOM APRE ISTRUTTORIA CONTRO TIM E WIND
A seguito delle numerose segnalazione non ultima anche da parte del Comitato Difesa Consumatori, l’Agenzia AGCOM ha avviato l’iter per l’apertura di un’istruttoria ai danni di Tim e Wind attinente al sistema di fatturazione a 28 giorni. Non a caso prosegue il prof. Pietro VITELLI responsabile del Comitato Difesa Consumatori Il Garante per le Comunicazioni, ha puntato i fari sui due operatori.
Per cercare di spiegare la cronologia degli avvenimenti , va precisato che nel mirino dei commissari sono finite le informazioni sulle modifiche tariffarie, che sono state comunicate agli utenti a seguito del passaggio alla fatturazione mensile, come previsto dalla legge voluta dal ministro dello sviluppo economico on.le Calenda.
Dala lettura della delibera che ha dato l’avvio all’ apertura del procedimento, si intuisce che le aziende non avrebbero comunicato agli utenti informazioni chiare, complete e trasparenti al riguardo della clausola contrattuale attinente il diritto di recesso.
In modo particolare si ha modo di leggere nella delibera che : a seguito della rideterminazione da parte degli operatori dell’originario aumento dei rinnovi delle offerte, l’Autorità ha richiamato TIM S.p.A e Wind Tre S.p.A al rispetto degli obblighi previsti dalla normativa di settore in materia di informativa nei confronti degli utenti interessati dalla nuova manovra al fine di consentire, anche mediante il legittimo esercizio del diritto di recesso, scelte contrattuali consapevoli.
In conclusione continua Pietro Vitelli , dopo l’avvenuto monitoraggio è emerso che gli stessi operatori ossia Tim e Wind non hanno assicurato, tramite le comunicazioni inviate agli utenti tramite SMS e sito aziendalei così come si legge nel dispositivo informazioni “chiare, complete e trasparenti, risultando le stesse non adeguate per comprendere le reali condizioni economiche e così consentire agli utenti di scegliere se esercitare il diritto di recesso. È emerso altresì che le informative non hanno rispettato il quadro regolamentare in materia di diritto di recesso, con particolare riferimento alle modalità per esercitarlo“.
Per questi motivi fa sapere il Comitato Difesa Consumatori , l’AGCOM ha stabilito di aprire un procedimento sanzionatorio ovviamente nell’interesse dei cittadini consumatori-utenti.