Trebisacce-08/06/2018: Incendio minaccia abitazione: decisivo l’intervento dei volontari
TREBISACCE Principio di incendio minaccia un’abitazione privata della periferia sud-ovest del paese: il fuoco, sviluppatosi all’improvviso intorno alle ore 17.00 di venerdì 8 giugno in Contrada Russo, e precisamente in via Sandro Pertini, viene a fatica ridotto alla ragione per l’intervento tempestivo e provvidenziale di un Vigile del Fuoco fuori servizio intervenuto tempestivamente sul posto. Si tratta di Claudio Pili, giovane Vigile del Fuoco “discontinuo” che presta servizio da alcuni anni presso il Distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di Trebisacce il quale, allertato dagli abitanti della zona, è subito corso sul posto e, sprezzante del pericolo e capitalizzando la già lunga esperienza maturata sul campo, ha chiesto la collaborazione di alcuni giovani volontari (Vincenzo Odoguardi, Francesco e Stefano Blaiotta) e, insieme a loro ed ai componenti della famiglia minacciata dal fuoco, prima dell’arrivo dei soccorsi si sono adoperati con le mani nude e con l’utilizzo di tubi volanti e di altri mezzi strumentali, a spegnere il principio d’incendio che, alimentato dal forte vento di ponente, stava prendendo corpo e minacciava di propagarsi alla casa della famiglia di Francesco Partepilo. Coordinati da Claudio Pili i giovani volontari ed i componenti della famiglia Partepilo naturalmente in preda al panico, sono riusciti ad evitare che il fuoco che, agevolato anche dalla presenza di sterpaglie secche nel frattempo aveva già divorato alcuni alberi di ulivo e una buona fetta di macchia mediterranea, attingesse l’abitazione più vicina al fronte del fuoco. Più tardi sul posto, oltre alla Polizia Municipale di Trebisacce e alla squadra AIB (anti-incendi-boschivi) di Cassano Jonio dotata di PK antincendio (l’AIB di Trebisacce non è ancora attiva?), sono arrivati i Vigili del Fuoco Volontari di Trebisacce che nel frattempo erano impegnati in una altro incendio i quali, operando per tutta la serata, hanno spento definitivamente il fuoco e messo in sicurezza le abitazioni vicine. Alla fine, grazie al coraggio e alla generosità di questi giovani, è andata bene, ma questo episodio deve far riflettere quanti hanno la responsabilità del coordinamento degli interventi contro la piaga degli incendi che, sempre a causa della mano dell’uomo, hanno già distrutto buona parte del patrimonio boschivo dell’Alto Jonio. Non si può infatti pretendere che tutto venga lasciato al caso e magari attivare tutti i dispositivi contro gli incendi quando è troppo tardi.
Pino La Rocca