[Per la prima volta dopo 40 anni, ritorna nell’ambito dei festeggiamenti per la Madonna del Carmine la Santa Messa in latino, cosiddetta “tradizionale”, gregoriana o anche tridentina. Si tratta della Messa celebrata interamente in latino dal sacerdote che dà le spalle al popolo, ma è più corretto dire che si pone alla testa del popolo. È la Messa che, con poche varianti nel corso dei secoli, ha caratterizzato la vita della Chiesa per almeno 1500 anni, fino alla riforma dell’Ordo liturgico, seguita al Concilio Vaticano II.
A rendere possibile la celebrazione, è il Motu Proprio “Summorum Pontificum” di papa Benedetto XVI che proprio pochi giorni fa è giunto al suo quinto anniversario. Papa Benedetto, nel ribadire che si tratta di un rito mai abolito – ciò che è stato buono e utile per secoli, non è possibile che cessi di esserlo per i cristiani di oggi – ne ha liberalizzato l’uso, definendolo come la forma “straordinaria” dell’unico Rito Romano, la cui forma “ordinaria” è quella consueta della Messa celebrata coram populo in lingua vernacola.
La Messa in latino secondo il Summorum Pontificum, si celebra a Taranto a partire dalla Quaresima del 2010, quando l’Arcivescovomons. Benigno Papa diede incarico al Direttore dell’Ufficio Diocesano per la Liturgia, mons. Marco Gerardo, di seguire e curare il gruppo di fedeli che richiedeva la celebrazione. Dapprima nella chiesa di Sant’Agostino, e in seguito alla Chiesa del Carmine, la Messa tradizionale ha visto aumentare costantemente il numero dei fedeli partecipanti, alcuni dei quali provenienti anche da fuori città e fuori Diocesi. Ora grazie alla disponibilità e sensibilità dello stesso mons. Gerardo che la celebrerà, la Messa in latino “entra” anche nei festeggiamenti per la Madonna del Carmine, e, per la prima volta in Italia, dopo 40 anni, viene celebrata nella piazza di una grande città.
I canti della celebrazione, che nella forma “straordinaria” non sono un semplice accompagnamento, ma sono essi stessi liturgia, saranno eseguiti dalla
Cappella Musicale “Una cum Angelis”, della Confraternita del Carmine, diretta da
Antonio Perrella e accompagnata all’organo da
Daniele Dettoli, una formazione musicale nata appena un anno fa: il motivo occasionale fu proprio la necessità di garantire il canto gregoriano e polifonico alla Messa in latino; la formazione però è cresciuta e maturata molto rapidamente, tanto da aver avuto l’onore, lo scorso 30 giugno, di animare la Santa Messa celebrata nella
Basilica di San Pietro a Roma dall’Arcivescovo di Taranto
mons. Filippo Santoro, in ringraziamento del Pallio da Metropolita impostogli il giorno prima da papa Benedetto XVI.
La Santa Messa sarà celebrata sul palco in piazza Carmine, preceduta dalla cerimonia di aggregazione alla Confraternita del Carmine delle nuove Consorelle.
Nell’occasione la Cappella Musicale eseguirà il nuovo inno alla Madonna del Carmine appositamente composto da mons. Valentino Miserachs.]