Villapiana-19/07/2018: Terre degli Enotri perse le tracce

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VILLAPIANA Che fine ha fatto il grande progetto intercomunale “Terre degli Enotri” destinato a movimentare 100milioni di euro tra investimenti pubblici e  privati, di cui Villapiana è il comune capofila? Se lo chiede, interrogando il sindaco Paolo Montalti che di questo progetto rappresenta il garante, il Direttivo del Circolo “E. Lauria” del Partito Democratico di Villapiana dal momento che questo progetto è stato presentato più volte in pompa magna e nell’ultima occasione il sindaco Montalti ha assicurato che l’iter procedurale “procede speditamente”. «Tanto speditamente – ironizza in una nota il Partito Democratico di cui è Segretario Cittadino Domenico Filardi – che il grande progetto intercomunale di turismo integrato intitolato “Terre degli Enotri” ha fatto perdere le sue tracce». Per la cronaca va ricordato che è stato redatto dalla società internazionale “Altamura Ospitality Group” di Padova e vi hanno aderito nove comuni montani e costieri dell’Alto Jonio (Albidona, Alessandria del Carretto, Amendolara, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima, Plataci, San Lorenzo Bellizzi, Trebisacce e Villapiana) che hanno condiviso e sottoscritto il relativo protocollo d’intesa. Villapiana ne è la matrice e quindi è stato designato quale comune capo-fila. E’ stato proprio il sindaco di Villapiana Paolo Montalti nel corso dell’ultimo incontro tra i tecnici, gli amministratori e gli imprenditori che vi hanno aderito e a cui era presente il Presidente dell’Ente Parco del Pollino Mimmo Pappaterra a fare il punto sullo stato dell’arte del progetto e ad assicurare che  l’iter procede speditamente. In realtà il mega-progetto, dopo aver incamerato il gradimento del presidente Mario Oliverio, degli ex Sottosegretari Antonio Gentile e Dorina Bianchi e dei funzionari del Ministero dello Sviluppo Economico, pare sia all’attenzione di Invitalia, l’agenzia nazionale del Ministero che, prima di ammetterlo a finanziamento, vuole esaminarne con il necessario rigore la sostenibilità economica e l’affidabilità degli imprenditori privati che si sono proposti per creare questa virtuosa sinergia tra pubblico e privato. Nell’occasione sono stati anche spiegati i motivi della naturale riservatezza che accompagna la progettazione, a partire dal rispetto della privacy in quanto il progetto coinvolge interessi privati. Nel suddetto incontro è stato tra l’altro chiarito che l’intero finanziamento prevede il 45% a fondo perduto, il 20/30% a tasso agevolato e la rimanente quota a carico degli imprenditori privati. Da allora però non si è saputo più niente e non è stato comunicato neanche l’esito dell’esame del “Master-Plan” da parte di Invitalia che era in programma il 19 giugno scorso alla presenza dei progettisti, dei sindaci e degli imprenditori, tra cui figurano, come è noto, la società internazionale norvegese “FS Marine SPA” che costruisce porti turistici e pontoni galleggianti in tutto il mondo e che, secondo il progetto, dovrà realizzare il porticciolo turistico di Trebisacce e il Centro Velico di Villapiana. E ancora l’imprenditore “nostrano” dottor Rocco Carlomagno che si è impegnato a realizzare un grande insediamento turistico-alberghiero nella Piana di Cerchiara. Progetto senz’altro avvenieristico e lungimirante. Peccato che il tempo passa veloce e il rischio per l’esecutivo in carica è che il prolungato stallo di “Terre degli Enotri” possa rappresentare per gli avversari politici un facile cavallo di battaglia nella ormai imminente campagna elettorale.   

Pino La Rocca