VILLAPIANA-04/09/2018: Assegnazione della gestione del Servizio Idrico Integrato a privati: continua la polemica
VILLAPIANA Assegnazione della gestione del Servizio Idrico Integrato a privati: continua la polemica tra le forze politiche della Maggioranza, che ha deciso di esternalizzare il servizio e dell’Opposizione che è contraria perché sicura che nel passaggio dal pubblico al privato le tariffe sono destinate ad aumentare sensibilmente in danno delle famiglie. A cominciare dal pagamento, da parte dei contribuenti, del contatore elettronico di prossima installazione che dovrà servire a garantire letture veritiere. Da parte sua la Maggioranza ha giustificato il ricorso all’esternalizzazione del servizio: «A Villapiana – ha dichiarato il sindaco Paolo Montalti in Consiglio – si registrano molte auto-letture del contatore non veritiere. Circa 1.300 utenti hanno infatti riportato una lettura pari al minimo dei consumi e, comunque, – ha assicurato il primo cittadino – la Carta dei Servizi, in via di approntamento, servirà a tenere sotto controllo le tariffe e a non farle aumentare». Di parere nettamente contraria la Minoranza PD guidata dall’ex sindaco Luigi Bria, secondo cui la società privata avrebbe già provveduto a far lievitare le tariffe con aumenti già quantificati relativamente alle annualità 2016/2018. Intanto l’esecutivo in carica ha fatto correggere in Consiglio la Delibera di affidamento del servizio precisando che l’ente-gestore rimane il Comune di Villapiana e non la società “Acqua spa” e che il Foro competente per eventuali controversie sarà quello di Castrovillari e non quello di Cosenza. Correzioni marginali, queste, secondo la Minoranza, che non servono ad evitare gli aumenti. L’ente gestore del servizio Idrico Integrato sarà pure il Comune di Villapiana e non la società “Acqua Spa”, ma quello che viene contestato dalla Minoranza è che l’esternalizzazione del servizio decisa dall’esecutivo in carica, dovendo naturalmente prevedere anche l’agio per la società che gestisce il servizio, produrrà un sicuro aumento del costo dell’acqua. A questo il capo-gruppo di Minoranza Luigi Bria, intervenendo in Consiglio, ha invitato la Maggioranza a revocare l’affidamento ai privati «perché – ha dichiarato Bria – in base agli aumenti introdotti dalla società, per i cittadini residenti ci sarà il raddoppio delle tariffe e la Carta dei Servizi non serve a tenere sotto controllo le tariffe». Secondo il prospetto fatto circolare sul web il passaggio dal pubblico al privato, con proiezione relativa alle annualità 2016/2018, produrrà le seguenti variazioni: per consumi fino a 100 metri cubi l’aumento sarà di 39,19 euro; da 100 mc. a 120 mc. l’aumento sarà di 46,9 euro; da 120 mc. a 140 mc. sarà di 71,7 euro; da 140 mc. a 192 mc. sarà di 97,8 euro e oltre i 192 mc. l’aumento sarà di 107,9 euro. Semplice, secondo i commenti circolati sul web da parte di alcuni cittadini, la soluzione al problema: al Comune basterebbe ingaggiare un giovane disoccupato e utilizzarlo per la lettura “fedele” dei contatori. Ci guadagnerebbe il giovane e, soprattutto, ci guadagnerebbero le famiglie di Villapiana.
Pino La Rocca