Le domeniche di settembre di Rocca Imperiale tra tecniche giornalistiche e cultura.
“GIORNALISTA SI DIVENTA OPERANDO E …. OSSERVANDO”
DOMENICA NOVE SETTEMBRE IL PRIMO INCONTRO DELLA TERZA EDIZIONE DEL CORSO GRATUITO DI GIORNALISMO DI BASE.
ROCCA IMPERIALE (Cosenza) – Pronti, partenza, via alla terza edizione del corso di giornalismo di base voluto dall’Amministrazione Comunale di Rocca Imperiale e dal giornalista pubblicista Franco Lofrano, direttore responsabile del mensile “eco rocchese”. Il corso è strutturato in 4 incontri dove si affronteranno gli elementi base per poter fronteggiare la prima stesura di un articolo di giornale e per poter organizzare le proprie idee per redigere un lavoro dettagliato, completo ed interessante.
9 settembre è la data del primo incontro nella Sala Consiliare del Monastero dei Frati Osservanti situato nel centro storico di Rocca imperiale, cittadina considerata la porta d’ingresso della Calabria. Durante la prima parte dell’incontro, tenuto da Franco Lofrano, si è discusso sul mestiere del giornalista, sulle caratteristiche che dovrebbe possedere e sui primi elementi da rispettare per poter scrivere un” buon articolo”.
Who, what, when, where, why, le 5W che diventano pane quotidiano, il titolo dell’articolo, l’occhiello, il sommario, il catenaccio cominciano ad essere le basi essenziali per dar vita ai primi articoli, tutti elementi utili per affrontare “la sindrome del foglio bianco”. Il giornalista si serve dei propri occhi, delle proprie orecchie, della propria mente, della propria passione per descrivere il mondo altrui, per descrivere fatti che accadono giornalmente, per carpire e descrivere nero su bianco emozioni che sfuggono.
Ore 17,30 scatta l’ora del laboratorio, artisti, giornalisti, scrittori danno voce alla loro esperienza e per questa giornata ad intervenire , oltre al sindaco Giuseppe Ranù e l’Assessore alla cultura Rosaria Surano, primo ospite Andrea Mazzotta, giornalista pubblicista che racconta la sua esperienza sul campo, le prime difficoltà e le prime soddisfazioni, sottolineando il concetto di responsabilità, ciò che viene scritto deve essere sempre veritiero, ogni notizia deve avere una fonte certa, ogni emozione trascritta deve essere reale, “ siamo memoria di quello che siamo e di ciò che scriviamo” ; e poi il professore e scrittore Salvatore La Moglie, finalista al premio internazionale Salvatore Quasimodo nel 2016, finalista al premio internazionale J.Kerouak e vincitore per la” sezione saggio inedito” profili letterari del novecento e secondo premio internazionale Salvatore Quasimodo nel 2017, nonché Professore di lettere e storia presso l’ITS “G FILANGIERI” di Trebisacce ( Cs ) , una gran fortuna per i suoi alunni , un uomo umile, pieno di cultura e passione per il proprio mestiere, quella passione di voler trasferire la propria conoscenza, ha parlato di metrica, di rima, di letteratura e dei suoi messaggi ancora attuali, ha esposto la bellezza della “musicalità’” di un verso , di un racconto, di quella musicalità che rende tutto piacevole e imprime nella mente versi indissolubili.
Una prima giornata caratterizzata da un mix di elementi, una prima giornata dove ad essere protagonisti non è il corso in se, ma tutti i partecipanti, un continuo scambio culturale che dà l’opportunità di aggiungere al proprio bagaglio “un altro paio di piccole scarpe” per essere indossate all’occorrenza. Un corso dove aspiranti giornalisti, scrittori, si confrontano con chi questo mestiere già lo fa e rubando una citazione di Italo Calvino auguro a tutti i partecipanti d’imparare a descrivere “il mare in un bicchiere”.
Cosa riserverà il prossimo incontro? Bisogna attendere il 16 settembre.
JENNIFER IACOVINO