Roseto Capo Spulico-01/10/2018: ROBERTO FARINA ALL’ESTERO

  • ROBERTO FARINA ALL’ESTERO

Comincia una nuova vita poetica per Roberto Farina. Il suo libro, Cenere in gola, è

stato scoperto dai rumeni e dai moldavi e subito è stato in parte tradotto per una

antologia che è il frutto del Festival Europeo della poesia che si tiene ogni anno a

Braila, Romania, e a Cahul, Moldavia, al quale partecipano rappresentanti dei vari

paesi.

Quest’anno sono stati presenti poeti del Belgio, della Spagna, della Francia,

dell’Egitto, della Tunisia, della Serbia, della Macedonia, della Grecia con incontri che

si sono tenuti nei licei e nelle università.

A rappresentare Roberto Farina è stato il padre, Antonio, Presidente dell’omonima

Fondazione, ed è apparso immediatamente chiaro che la poesia di Roberto arriva

all’anima, perché quando è stata letta nelle aule di Braila e di Cahul gli applausi sono

durati a lungo, con una commozione davvero esemplare.

Antonio Farina è stato contattato poi da ognuno dei poeti presenti e sono piovuti gli

inviti ad andare a portare i messaggi di Roberto in tutto il mondo, perché si tratta di

una poesia ricca di umanità e di fermenti, sempre viva e attuale.

Ciò ci fa pensare a quel che la poesia, se seguita e dovutamente riconosciuta, può

dare all’umanità, e quindi dare ragione al dottore Farina che diciassette anni fa seppe

guardare lontano e capire che i fermenti intellettuali e umani dentro il mannello di

liriche lasciate dal figlio contenevano una ricchezza che andava difesa e propagata,

fatta conoscere.

Finalmente, dunque, si va oltre confine e ci si va non per vie traverse, ma perché le

pagine di Cenere in gola contengono indicazioni che vanno oltre il dato personale,

oltre la tragedia avvenuta.

Dante Maffia