Rocca Imperiale-05/11/2018: Ricordati solennemente i concittadini caduti in guerra
Rocca Imperiale:05/11/2018
Ricordati solennemente i concittadini caduti in guerra
Anche quest’anno si è svolta la Festa delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia del IV Novembre per ricordare i tanti caduti per la Patria e i concittadini caduti per l’indipendenza, l’unità e la libertà dell’Italia. Con start alle 17,30, del 4 novembre 2018, la Corona d’alloro portata in corteo da due uomini della Polizia Municipale, con al seguito il sindaco Giuseppe Ranù, il vicesindaco Francesco Gallo, il consigliere Francesco Marino, il Presidente dell’associazione per la tutela del limone Vincenzo Marino, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo, Prof.ssa Elisabetta D’Elia, l’imprenditore Francesco Oriolo,il già dirigente scolastico Prof. Benito Lecce e altri amministratori, i carabinieri con il Comandante Antonio Fanelli, la guardia zoofila Zepa, la guardia di Finanza e diversi cittadini, ha attraversato dalla “Croce” il corso del centro storico per portarsi nella Chiesa Madre, per la celebrazione della Santa Messa. Don Domenico Cirigliano ha voluto regalare ai presenti una “Lezione d’Amore”. “Quando troviamo delle scuse non è amore; amare significa fare felice qualcuno. Anche Dio chiede di essere amato perché Egli ama”. E ancora Don Domenico: “Come possiamo avere dei giovani educati se non educhiamo!”. –“Io sono perché voglio!” è il linguaggio di oggi. Quando due si sposano diventano una cosa sola. E dal libro del Deuteronomio: ”Ascolta Israele: Il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che ti do, ti stiano fissi nel cuore”. “Non ha senso venire in chiesa se non si ha un fuoco dentro. Occorre amore dentro il cuore, non bugie e scuse!- Amare è il desiderio di fare felice qualcuno. Non si tratta di imposizione, ma di invocazione. Occorre più amore e più rispetto per il prossimo. Dio è amore. Ecc.ecc. Subito dopo il parroco ha chiamato per nome ogni singolo militare caduto in guerra, mentre la tromba accompagnava l’elenco degli eroi. Di seguito il sindaco Giuseppe Ranù ha spiegato e ricordato il significato del IV Novembre, dei fatti e degli avvenimenti per arrivare all’Unità d’Italia. Del valore della libertà e del sacrificio per costruirla. “A noi tocca ricordare per non dimenticare”. Dobbiamo ricordare quello che siamo stati e pensare ad una Europa unita. Tutti dobbiamo contribuire a scrivere la nostra pagina di storia. Dobbiamo ricordare i nostri concittadini caduti in guerra perché grazie al loro sacrificio, grazie ai valori veri per cui hanno combattuto noi abbiamo una libertà che è stata una loro conquista e noi dobbiamo batterci per riaffermare questi valori veri e importanti. Ha ringraziato e ricordato il Presidente dell’Associazione Combattenti e Reduci, di Michele Lofrano, recentemente scomparso, che da Trebisacce veniva a Rocca Imperiale per testimoniare la guerra vissuta e per dire ai giovani di battersi per la Pace. Subito dopo la Corona d’alloro benedetta è stata deposta ai piedi del Monumento dei Caduti, nei pressi della Chiesa Madre. Per l’Inno e il Silenzio Militare Italiano ci ha pensato la tromba del giovane Giammarco Potente che è un membro della nuova banda musicale rocchese.
Franco Lofrano