Trebisacce-30/11/2018: Presentato il libro di Michele Cammarota “…Un giorno forse sfideremo il vento..”
Trebisacce:30/11/2018
Presentato il libro di Michele Cammarota “…Un giorno forse sfideremo il vento..”
E’ stato presentato il libro del poeta, musicista e scrittore Michele Cammarota “…Un giorno forse sfideremo il vento..”, lo scorso giovedì 29 novembre, presso la sede delle Associazioni Unitre e Età Serena, di Via E. Torricelli,10- che con l’amministrazione comunale ne hanno organizzato l’evento culturale. Al tavolo dei relatori il sindaco Franco Mundo, Aloise Maria Francesca (Presidente del Consiglio Comunale), Leonardo La Polla (Presidente Associazione Unitre), Antonio Miniaci (Critico Letterario e Presidente di giuria del Premio “Il Bastione” e di altri premi), Antonio Granata (Presidente Associazione Età Serena) e l’autore Michele Cammarota. Gli intervalli musicali sono stati curati dallo stesso Michele Cammarota con il suo inseparabile mandolino e da Antonio Palazzo con la sua chitarra. A fine lavori un buffet con pizze varie e birre e ancora musica hanno chiuso la serata. Il saluto di benvenuto di La Polla ha dato inizio ai lavori orgoglioso di avere avuto il sindaco presente. Il sindaco Franco Mundo ha sottolineato di aver divorato il libro nella nottata appena trascorsa. Il libro racchiude il percorso di una persona che inorgoglisce tutti noi e a cui vanno i miei complimenti. Ha annunciato che a breve si aprirà il reparto di Medicina e che la struttura riconquisterà il nome di Ospedale. Ancora saranno completati i lavori del lungomare e il Pontile verrà allungato di altri 38 metri e si chiuderà a forma di T- E ancora saranno riqualificate le Scuole Medie con un progetto già finanziato. Dopo questi annunci il La Polla ha chiosato che: ”Rendere gradevole a tutti la nostra città significa elevarsi culturalmente”. Antonio Granata ha comunicato di aver conosciuto Cammarota circa 10 anni fa. Di Michele ha sempre apprezzato la sua generosità, il suo estro, la sua ironia e la sua serenità. Con il libro –ha sottolineato Granata –l’ho conosciuto di più e ho scoperto che in lui vola la fantasia. Rivive ricordi di un concorso in ferrovia per 70 posti che Michele vede dura. Ma poi il tema lo ha svolto benissimo e con una poesia e ne risultò vincitore e riuscì a guidare quel treno. E così continuò a studiare e riuscì a laurearsi e a raggiungere altri traguardi. Michele è un esempio di vita per tutti. Per Leonardo La Polla il libro è nel Dna delle due associazioni. Il libro è vita. Non muore mai. E’ una creatura e come tale non deve morire mai. Ho visto nascere questo libro. L’ho visto prendere forma, anima e bellezza. Libro come uno spaccato di un’epoca storica. Parla dell’antenato Gerolamo che lotta per fare abbassare le tasse ingiuste. Parla della sua famiglia che ha dato alla luce 8 figli: 4 femmine e 4 maschi. Ha una sorella suora. (La sorella suora è stata presente alla presentazione e Michele la chiama Gina e come suora si chiama Suor Maria Rosaria). Michele racconta ancora che il fratello Pinuccio in sogno gli promette un bel 13 che però ancora non è arrivato. E’ un libro dall’aria di favola con un pizzico di ironia. Michele ama la famiglia. Io amo Michele come Poeta. Parla della sua terra di origine della Lucania e poi della Calabria e della Lombardia dove ha operato per anni. Michele è capace di tenerezze e di liriche eccezionali. E’ il classico cantore, l’Aedo di altri tempi, è la memoria storica dell’Unitre e dell’Età Serena e delle ricorrenze degli amici. Scrive dell’universo femminile ed è per l’amore con la capacità di eterno innamorato. Per Antonio Miniaci il libro di Michele è la metafora di una vita costruita sui ricordi. Raccontarsi in un libro è bello! Restituisce i ricordi all’attualità del tempo. Con questo libro la serata assume un carattere MORALE e dopo Culturale. Si coglie l’impegno e la lontananza dal lassismo, la goliardia dei compagni di studio e di lavoro. In Michele vale il principio che nella vita non bisogna farsi regalare nulla da nessuno. Emerge la sua capacità di saper dare e il rispetto per gli altri. E’ l’ultimo personaggio di un pianeta felice. E’ una persona perbene. Infine Cammarota comunica che i racconti sono frutti del vissuto. E racconta della nonna che fece mangiare ai Briganti 4 topi grossi e si leccarono i baffi. “Mio nonno combattè per fare abbassare le tasse ingiuste”. L’Unitre non è solo un’associazione,ma è la mia famiglia. Infine legge una sua poesia sull’Unitre e ringrazia La Polla come filosofo,poeta, presidente e Maestro di vita. Alla fine il sindaco Mundo e la Presidente del Consiglio Aloise consegnano a Cammarota e ai due Presidenti, La Polla e Granata, una spilla della “Città di Trebisacce”.
Franco Lofrano