Trebisacce- 05/12/2018: La poesia di Gianni Mazzei in “Sud”

 

Gianni Mazzei

 

Trebisacce: 05/12/2018

La poesia di Gianni Mazzei in “Sud”

 

E’ fresco di stampa l’ultimo lavoro del critico letterario Gianni Mazzei che ci propone “Sud” una raccolta di tematica di poesie sulla nostra terra. Scrive Dante Maffia che Gianni Mazzei ha un fuoco dentro inesauribile e definisce le sue liriche “Poesia civile” attraverso cui vorrebbe scardinare gli assetti putrefatti delle assuefazioni e delle combriccole. Aggiunge, nella sua nota, Dante Maffia che la  poesia di Gianni Mazzei è lontana da certe retoriche pasoliane e nerudiane e ciò conferma la sua genuinità e la sua assenza di verità. Ci sono versi che sembrano lanci di fiamme e altre volte coltellate violente e altre ancora condensazione di bisogno sociale e umano che non ci sta alla obbedienza e cerca i varchi dell’utopia. L’autore di questo libro che aiuta a riflettere sulla reale situazione del Sud, vive e opera su Trebisacce, ma è originario di Villapiana. Oggi pensionato, ma ha svolto l’attività di docente di Storia e Filosofia, presso il Liceo di Trebisacce. Ha al suo attivo tantissime pubblicazioni e varie collaborazioni culturali. Io lo definisco un “Vulcano creativo” e lo dimostra il fatto che ogni mese, o forse due, il suo attivo e lucido cervello partorisce un libro nuovo e con temi di largo interesse. Non cosa semplice e neppure scontata, anche per diversi intellettuali. Un libro che provoca l’animo umano con lo scopo di risvegliare le coscienze. “Sud” edito da Marco Del Bucchia– Massarosa (Lucca), si presenta con una copertina curata da Silvio Vigliaturo che ci invita a guardare con attenzione e scrive: ”Ponendoci di fronte all’immagine possiamo vedere il Nord che guarda il Sud; ma, capovolgendola con le nostre mani, ci renderemo conto che adesso è il Sud a guardare il Nord. Possiamo tuttavia anche cambiare la nostra prospettiva lasciando l’immagine sul tavolo e invertendo il nostro punto di vista: ci accorgeremo che quello che è Nord rimane Nord secondo la prospettiva comune ma in esso ci vedremo che non è altro che un Sud che guarda dal basso l’altro capo. Di fatto senza un Sud non esisterebbe un Nord e chi sia l’uno o l’altro dipende tutto da come guardiamo: è una dialettica del riconoscimento. Dobbiamo saper cambiare la prospettiva e solo in questo modo capiremo che i due opposti convivono in entrambi i poli”. E ora eccovi uno dei messaggi che Gianni Mazzei invia al lettore con una delle poesie senza titolo a pag.39: ”Fino ad ora,/nel Sud non si è saputo consumare/il matrimonio con le cose,/felicemente impotente/ come è stato nelle parole,/agorà infinita di perdigiorno tra sospiri e lazzi/e mai un’azione concreta, nemmeno accennata./Ora è giunto il momento di cambiare,/di prendere di petto il giorno/per non essere preso più per i fondelli/.“- Buona lettura!

Franco Lofrano