Trebisacce-05/08/2012:Maria: la Madre esemplare (di Pino Cozzo)
Maria: la Madre esemplare
di Pino Cozzo
Quella dell’Assunta è una delle feste più belle e celebrative di tutto l’anno liturgico. E’ il compimento di una vita dedicata alla preghiera e all’amore.
Alla preghiera di una madre buona e amorevole nei confronti di quel figlio, Gesù, che Ella sapeva avrebbe dovuto finalizzare la sua missione di salvezza degli uomini nel mondo. Di amore, intenso, per la breve vita del figlio, e ancora più intenso, per le pene da lui patite sul Calvario, che culminerà ai piedi di quella croce che le strapperà il cuore in maniera così dolorosa.
Ma Maria è anche la donna del “Sì”, del “Fiat”, dell’obbedienza cieca, dell’affidarsi totalmente alla volontà di Dio, senza tentennamenti, senza riflessioni, senza condizionamenti. E’ la donna che si è fidata di Dio e dei suoi disegni, ben sapendo di essere uno “stupendo strumento” di Grazia e di Salvezza, cooperatrice nell’azione dello spirito Santo nel processo di redenzione.
Ella, resa madre di Giovanni dal suo figlio Gesù, è divenuta madre di noi tutti, intermediaria delle nostre aspirazioni, dei nostri desideri, stupenda mediatrice tra Iddio e le nostre preghiere, meraviglioso esempio di tenera dedizione alla cura filiale.
Se, come lei, anche noi ci sentissimo guidati dalla mano onnisciente e onnipotente del Padre Celeste, se cercassimo di pregare più intensamente, allo scopo di conoscerne la volontà,, allora, forse, la vita sarebbe meno dolorosa, le famiglie più serene, tanti bambini sarebbero più amati e curati, e a molti di loro non sarebbe tolta quella vita che meriterebbero di vivere.
Ripercorriamo, dunque, con Maria, Madre nostra, di Gesù e della Chiesa, quella “via dolorosa” che le squarciò il cuore, con la certezza, donataci dalla Parola di Dio, che quei momenti, quei giorni così tristi hanno spalancato le porte ad una speranza, eterna ed inconfutabile, di salvezza e di gioia, se solo noi riusciremo a riconoscerla, ad accettarla e a metterci alla sequela di Cristo, via, verità e vita, con una fraterna disponibilità. Se il giogo dovesse essere perfino pesante, siamo certi che la ricompensa sarebbe ben più grande e ristoratrice.