Corigliano-16/02/2019: I “QUAQUARAQUÁ” DELLA POLITICA A CORIGLIANO ( di Giovanni FERRARI)

I “QUAQUARAQUÁ” DELLA POLITICA A CORIGLIANO

di Giovanni FERRARI

Ho già anticipato in tempi non sospetti, in diversi articoli pubblicati sia in Italia, sia all’estero sulla Fusione nella Confusione  tra i due territori Corigliano/Rossano definendola una “sciagura senza fine”.

Infatti  quello che sta avvenendo oggi,  é sotto gli occhi di tutti e quello che dovrà ancora succedere nei mesi successivi alle elezioni, é uno scandaloso fallimento della politica, o meglio dei politici.

Non era per niente difficile prevedere  un fallimento totale di questo matrimonio, quanti poveri pseodo politici, cretini, imbecilli, impreparati,  improvvisati, alcuni avendo già governato, tanto male contro gli interessi di tutti, pensando semplicemente a gestire i propri loschi affari clientelari personali e familiari, come è facile farsi ingannare da regali, promesse e probendi prima delle elezioni, non si é mai visto un ceto politico così ignorante, la democrazia rischia un fallimento totale, rischia di non funzionare se conferisce responsabilità di comando a persone palesemente impreparate.  Quanti ex generali, ex deputati, ex sindaci, ex consiglieri, ex associazioni (uno, cento e nussuno),sono scesi in campo per dividersi  questa misera  torta. La sfiducia dei cittadini verso il futuro é sempre più incessante, il crescente egoismo di ciascuno, uniti alla perdita dei valori, la crisi della rappresentanza politica sta accenduando sempre più la dissoluzione dell’opinione pubblica, della partecipazione politica, della voglia di prendersi cura di quella cosa bellissima che é la cosa pubblica; ciò porta con sé l’inevitabile tendenza a privilegiare i propri interessi personali a scapito di quelli generali. In primo luogo, i cittadini, ormai sfiduciati, hanno una forte paura del futuro. C’é ormai una inquietante convinzione che il domani non riserverà nulla di nuovo, anzi sicuramente sarà peggiore di oggi. E tutto questo genera un forte senso di frustrazione e di depressione.

Girando per Corigliano, ovunque guardiamo é tutto uno sfacelo, per non parlare del mio caro centro storico dove sono nato e cresciuto; scorgiamo degrado in ogni ambito, nella politica sempre più inerme di fronte alla gravità dei problemi, nella società civile sempre più insicura e minacciata in molti modi, nell’economia in crisi perenne, assistiamo a un degrado nella nostra città e nel nostro territorio, lo sentiamo, lo assaporiamo, lo annusiamo, lo percepiamo dapertutto.

Ogni giorno, i cittadini sono costretti a convivere con la vastità di gravi problemi, etici, morali, economici, ecologici, salutistici, e così via. La felicità dei cittadini é praticamente scomparsa, dal momento in cui si percepisce quella sensazione di totale disagio e abbandono.

Tassazione e regolamentazione in perenne aumento, inquinamento dilagante aggravato dalla cattiva gestione dei rifiuti, concentrazione di capitali che fagocita velocemente tutte le attività economiche e politiche, le gravissime problematiche  sanitarie, convivenze tra culture diverse, disfunzioni della giustizia grazie alla soppressione del Tribunale di Rossano, dell’istruzione, dell’urbanistica grazie all’occupazione abusiva del territorio da parte di palazzinari con la complicità e la connivenza di politici: vedi lo scandalo al Comune di Corigliano  su Piazza Salotto, la cancellazione e l’annullamento della strada in onore a Vittorio ALFIERI, aumento di una forte criminalità, e tanti, tanti altri fattori che impensieriscono l’opinione pubblica, creando tanta ansia e delusione, procurando a tutto il popolo tanti disagi e difficoltà.

La maggioranza della popolazione prova davanti a questa montagna di problemi un senso di disorientamento e di impotenza e si aspetta le soluzioni da parte di questi poveri politici incompetenti.

L’intero paronama politico, a Corigliano é completamente caratterizzato dall’incapacità di gestire la complessità delle problematiche e tutti gli schieramenti e partiti sono accomunati dalla mancanza di idee pratiche per risolverle rapidamente.

Nessuno di costoro, ha la più pallida idea di come rendere felice la popolazione, perché tutti indistintamente non riescono a comprendere che la causa delle disfunzioni é colpa della cattiva politica, purtroppo il voto non é espressione della volontà popolare, ma solo la scelta di un male minore, risulta evidente che la mancanza di prospettive della politica odierna deriva dalla sua totale incapacità di gestire la complessità dei problemi.

A Corigliano i “quaquaraquà”, non si contano più, si riempiano la bocca di UMANITA’,  bella parola piena di vento, la divido in diverse categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi e i pigliainculo. Pochissimi gli uomini, i mezz’uomini pochi, mi contenterei che l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. purtroppo scende ancora più giù, agli uominicchi, che sono come i bambini che si credono  grandi ed ancora più giù, i pigliainculo, che vanno diventando un esercito ed infine i quaquaraquà che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, forse bisognerebbe aggiungere un’altra categoria ossia  gli uomini di mmerda, con due emme. Gli uomini di mmerda tirano il carro dei sacrifici, con masochismo, provando un piacere perverso di condivisione del crimine autorizzato, giustificandolo, tollerandolo e alimentandolo con naturale indole da perdente, caratteristica  tipica dei mezzi uomini.

A Corigliano la FUSIONE NELLA CONFUSIONE regna sovrana, l’appiattimento è talmente evidente, il livellamento intellettuale, culturale, politico si rivela fatale, scarso, basso per una buona riuscita di qualsiasi programma serio di sviluppo, non solo economico, ma della sopravivenza stessa della Città

Sarebbe stato meglio avere una differenza tra le diverse anime della popolazione, piuttosto che il nulla assoluto.

Prof. Giovanni FERRARI

DOCENTE UNIVERSITARIO